Caserta. Lunedì 20 messa in suffragio di Teresa Musco, la ‘mistica’ caiatina, morta 42 anni fa
Nel quarantaduesimo anniversario della Nascita al Cielo
di Teresa Museo, Lunedì 20 agosto 2018, alle ore 11, nella cattedrale di Caserta, Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Giovanni D’Alise, Vescovo di Caserta.
Poche ma eloquenti parole per annunciare, con vistosi murali, che anche quest’anno la comunità ecclesiastica casertana ricorderà la pia donna originaria di Caiazzo, dopo una vita di stenti e inenarrabili sofferenze morta a Caserta la sera del 19 agosto 1967 all’età di 33 anni, per tanti fedeli già indicativa della sua misticità poiché equivalente a quella di Cristo.
Grazie al grande lavoro fatto da un’apposita fondazione fermamente voluta e presieduta da padre Giovanni Amico, che di Teresa Musco raccolse in confessione tantissimi segnali ritenuti prodigiosi, puntualmente riportati in numerose opere librarie, è divenuta una sorta di santuario, tuttora visitato da fedeli giunti in comitiva anche dall’estero, l’abitazione di via Battistessa in cui Teresa Musco visse, come si evince da numerose opere, dopo essere stata costretta a lasciare Caiazzo per sfuggire alle vessazioni imposte dal genitore fin troppo burbero che avrebbe voluto frustrarne la fede religiosa per sfruttarla, nonostante il precario fisico, nel duro lavoro campestre che aveva bisogno di tante mani per
procurare l’essenziale al sostentamento della famiglia, numerosa e che peraltro aveva già “dato” alla chiesa la sorella maggiore, divenuta infatti suor Dorina.
Per Teresa Musco è anche in atto un processo di beatificazione chiesto anni addietro sulla base di testimonianze di suoi presunti miracoli, evidentemente arenatasi, come tante altre, nei meandri della burocrazia vaticana.
In particolare della pia donna, sicuramente vissuta in modo umile e casto, nella rigorosa osservanza del suo profondo credo religioso, si ricordano le stimmate che sistematicamente si formavano, soprattutto sulle mani, spesso sanguinanti come peraltro tante, forse troppe, immaginette della madonna e di altri santi, tuttora custodite nell’abitazione e in particolare nella stanza in cui spesso a Teresa veniva somministrata l’eucarestia: ulcere di cui mai la scienza riuscì a spiegare la natura.
Ma anche la presunta bilocazione con padre (oggi san) Pio da Pietrelcina viene enfatizzata dai tantissimi sostenitori del suo processo di beatificazione, fra cui spicca Paolo Brosio, sempre col fermo auspicio di poter un giorno venerare santa Teresa Musco.
Anche la storica abitazione familiare di Teresa Musco, ubicata in un vicoletto di Caiazzo, è oggetto di pellegrinaggi e alla stessa è stato dedicato anche un “quadro” della tradizionale infiorata del Corpus Domini
Nel rispetto della tradizione, anche la comunità religiosa caiatina, nel trigesimo della ricorrenza, mercoledì 19 settembre ricorderà il quarantaduesimo anniversario del trapasso di Teresa Musco con una santa messa che sarà officiata dal parroco don Giovanni Fusco nella chiesa di San Pietro del Franco, la stessa in cui, a nove anni, la giovinetta ricevete per la prima volta la sacra particola.
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