Limatola (BN). Comune: suona la carica il rinnovamento in vista delle elezioni locali
C’è voglia di aria fresca e pulita con l’approssimarsi della scadenza elettorale
che, con il nuovo sindaco, porterà una nuova classe dirigente al palazzo comunale di Limatola, un tempo definita “Svizzera del Sud”, senza disoccupati e con tanti operai che addirittura venivano dall’estero per lavorare nelle sessanta attività industriali censite in un territorio vivace a pochi chilometri da Caserta, ma inserito nella provincia di Benevento dal cui capoluogo dista oltre cinquanta chilometri.
Limatola, una comunità vivace che ha mal digerito il boccone amaro della crisi economica.
Chiuse tantissime aziende del polo serico di San Leucio, del cablaggio e dello stampaggio.
Restano pochissime e sparute aziende a conduzione familiare e tanti capannoni abbandonati ormai ricoperti di sterpaglia a segnare quel che da tempo appare chiaro a tutti:”i tempi belli di una volta non ritorneranno più”.
La disoccupazione regna sovrana ed cittadini da tempo hanno ricominciato ad emigrare.
In questo scenario il paese è chiamato tra pochi mesi a rinnovare la classe dirigente comunale.
Nell’aria si ha sensazione che qualcosa di positivo può accadere. Per questo la comunità sembra chiamata a svolgere un compito difficilissimo anche se non impossibile.
Molte forze politiche, sociali ed economiche da tempo si stanno interrogando.
Durante una chiacchierata avrebbe detto un politico già impegnato nel recente passato :”a noi della vecchia guardia chiedono tutti di fare un passo indietro.
Ma quando ciò è accaduto non abbiamo ottenuto risultati entusiasmanti, vedi le ultime volte”.
E proseguendo:”facciamo un passo di lato e consentiamo ai giovani di venire avanti con le loro idee, che noi sosterremo con tutte le nostre forze, lavorando insieme a loro fino al punto di affiggere i loro manifesti elettorali”.
Importante è cambiare aria al Comune e nel paese. L’albero è stato così piantato e cresce ogni giorno di più, sconfiggendo la paura e il tatticismo dei soliti politicanti e strateghi che sembrava avessero deciso già tutto.
I giovani sono quindi in campo a Limatola. La battaglia sarà dura, ma il cambiamento sarà inevitabile.
Forse per questo, dopo anni di lavoro sempre uniti e compatti, qualche crepa viene evidenziata nell’amministrazione uscente.
Mario Marotta, dopo due mandati, deve lasciare la poltrona di sindaco.
Scalpita il vice, che porta il suo stesso cognome, ma il super assessore Alois, dopo anni di fedele attività, aspira anch’egli a sedere sullo scranno più alto della casa comunale.
Insomma la guerra fratricida è in atto e si concretizza con delibere, determine, incarichi e soprattutto mandati di pagamento: tutto è politica dicono in paese!
Le opposizioni intanto di organizzano e puntano alla formazione di una sola compagine politica alternativa.
Su tutti Pietro Di Lorenzo, ingegnere, imprenditore ed uomo politico che, dopo anni di durissima opposizione alla gestione Marotta, ha lasciato il posto in consiglio comunale a forze fresche e giovani.
Nel contempo la forza propositiva di una nuova compagine amministrativa prende forma.
Le famiglie che storicamente hanno costituito la classe dirigente sono all’opera per offrire al paese risorse nuove.
Le candidature a Sindaco sono parecchie: dal vicesindaco Giulio Marotta all’assessore Giuseppe Alois; da Giuseppe Carrese, che in passato è stato anche assessore, a Massimiliano Marotta, impegnato nelle cooperative sociali e fortemente sponsorizzato dal fratello Bartolomeo Marotta, che è architetto.
C’è poi Filomena Palmieri, medico di base nella vicina Sant’Agata dei Goti, sponsorizzata dal marito Giuseppe Marotta; un altro medico fa capolino, prima di valutare se buttarsi nell’agone politico: il pediatra Antonio Marotta.
Un altro Marotta che aspirerebbe a candidarsi quale sindaco è Piero, che gestisce una compagnia assicurativa ed è figlio di Ubaldo, altro ex amministratore comunale.
Tra le nuove leve chi studia da sindaco è certamente Domenico Parisi, ma c’è anche Pina D’Angelo, da poco più di un anno subentrata in consiglio al citato, dimissionario ingegner Pietro Di Lorenzo.
Le opposizioni mostrano di volere a tutti i costi superare le vecchie divisioni e presentare una sola proposta politica, così da voltare definitivamente pagina in una Limatola segnata dal predominio dello staff del sindaco sulla classe politica democraticamente eletta.
La compagine uscente mostra segni di stanchezza e divisioni, ma rappresenta comunque un blocco di potere che darà battaglia prima di cedere le poltrone.
Staremo a vedere, ed a scrivere. Auguri a Limatola. Tanto, comunque vada, ci sarà un nuovo sindaco.
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