Caiazzo. Via Roma, addio ‘sampietrini’: lavori iniziati lunedì anzi.no: ma quanto contano i preposti locali?
E meno male che all’avviso pomposamente divulgato dal sindaco si era aggiunto quello, dai toni non meno esaltanti, del predecessore, attuale antagonista acerrimo (almeno a parole, rectius: comunicati) nonché consigliere provinciale Stefano Giaquinto, a quant’è dato sapere, delegato proprio alla viabilità dal presidente Angelo di Costanzo, anche lui utente quotidiano del disastrato tratto stradale che, appunto, giusti comunicati, da lunedì 12 settembre avrebbe dovuto essere sottoposto a sostanziosi lavori di sistemazione.
Invece no: per motivi imperscrutabili, poiché nessuno dei vari preposti si è preoccupato di comunicare alcunché al riguardo, quando ormai gli automobilisti erano già preparati al peggio e le critiche si facevano sempre più spietate -e maliziose- circa la (in)opportunità di avviare tali lavori al termine dell’estate, quando cioè non solo si aprono le scuole e per conseguenza lievita il traffico veicolare verso i vari plessi interessati, ma comincia anche la stagione delle piogge, che certo non può favorire la sollecita esecuzione né tampoco la qualità dei lavori -o forse proprio riflettendo su tali aspetti, ampiamente evidenziati sui “social”- la strada è rimasta liberamente percorribile per l’intera giornata (nonostante la sua seria, conclamata pericolosità), cioè neanche interessata dall’attivazione di un cantiere perché i lavori non sono proprio iniziati, né evidentemente programmati a strettissimo giro.
Circostanza che ovviamente ha dato la stura ad altre, più feroci, critiche e illazioni in particolare circa a caratura e la considerazione in cui tangibilmente sono tenuti i vari preposti locali e in particolare il sindaco -cioè la massima autorità locale, soprattutto di pubblica sicurezza, con cui pertanto ogni situazione rilevante andrebbe concordata- e lo stesso delegato provinciale alla viabilità, dai quali pertanto sarebbe lecito aspettarsi ad horas uno straccio di comunicato rassicurante, in particolare sulla qualità dei lavori, anche considerato che. come fa notare un tecnico, il tratto di strada in questione è stato già interessato recentemente da lavori pubblici di sistemazione, consistente nella “sistemazione” dei cubetti di porfido, invero malridotti, sostituiti però non con altri cubetti, cioè tasselli di forma cubica, ma frammenti di pietra di spessore minimo e comunque tale da no assicurarne la lunga durata, tanto che, appunto, a stretto giro (lavori appaltati da anni?!?) se ne è decisa la sostituzione con il più volgare asfalto.
Sulla posa del quale, pertanto, a suo tempo, si invoca la massima attenzione dei vari preposti locali, soprattutto in considerazione del grande amore sempre dichiarato per il comprensorio caiatino.
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