Amorosi. Rapina a mano armata alla Banca di Novara ma i Carabinieri arrestano i ladri e recuperano il malloppo
Una rapina a mano armata è stata perpetrata presso la filiale della Banca Popolare,
che ha sede lungo via Giaquinto, mercoledì 24 agosto dove, nella tarda mattinata, tre persone a volto coperto sono riuscite a eludere i controlli, facendo irruzione nell’istituto di credito, per fortuna al momento non affollato.
Minacciando la cassiera con un taglierino evidentemente non rilevato neanche dal “metal detector” o forse di plastica, ma comunque in grado di ferire seriamente la donna, un malvivente sarebbe riuscito ad arraffare dalla cassa il contante ancora non assicurato nella cassaforte, operazione, a quanto pare, programmata all’incirca ogni ora, sicché il bottino sarebbe stato di circa seimila euro.
Arraffato lestamente il contante, i tre malviventi si sono dati alla fuga con una Lancia “Y 10” a bordo della quale, nei pressi della banca li attendeva un complice già pronto a sfrecciare, evidentemente ignari che le telecamere di sorveglianza avrebbero ripreso tutta la scena e in particolare il numero di targa dell’auto, a quanto pare risultata rubata in precedenza nel napoletano.
Elemento determinane per far scattare proficuamente le indagini dei Carabinieri di Cerreto Sannita, unitamente ai colleghi della locale stazione, prontamente allertati dal sistema di allarme collegato all’istituto di credito, appena i malviventi sono usciti dalla banca.
Con immediatezza quindi è scattato il protocollo anti rapina, che prevede posti di blocco in tutto il comprensorio, mentre gli stessi militari individuavano e diramavano le caratteristiche e il numero di targa dell’auto, successivamente ritrovata nei pressi di Maddaloni, ove quindi, dopo breve inseguimento, i malviventi sono caduti nella rete tesa dalla Benemerita, che è riuscita anche a recuperare l’intero bottino.
Di seguito il comunicato divulgato successivamente:
I carabinieri della Stazione di Valle di Maddaloni, verso le ore 13.00 odierne, sulla s.p.335, che attraversa quel centro, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato per rapina aggravata e lesioni personali, di Gennaro Tortora, 45enne di Casalnuovo di Napoli, Giovanni Loventre, 39enne di Napoli e Antonio De Fortis Nadi, 41enne di Ercolano.
I militari dell’Arma, allertati dalla Centrale Operativa di Cerreto Sannita (in provincia di Benevento), circa la rapina consumata alle precedenti ore 12.00 presso il Banco Popolare Società Cooperativa di Amorosi, hanno prontamente attivato il dispositivo d’emergenza raggiungendo e bloccando le principali vie di fuga raggiungibili dai rapinatori.
Infatti, sulla strada provinciale 335 in direzione Maddaloni, hanno intercettato i tre fuggitivi a bordo dell’autovettura Lancia y di colore grigio che, nonostante l’alt intimato dagli stessi carabinieri hanno proseguito la fuga con una manovra repentina.
Ne è scaturito un inseguimento al termine del quale i militari sono riusciti a bloccare l’auto dei malviventi che hanno continuato la loro corsa a piedi per le campagne limitrofe. I carabinieri, poco dopo, sono riusciti a raggiungerli e ad immobilizzarli.
Le immediate indagini hanno confermato che i tre, dopo aver fatto irruzione nell’istituto di credito situato in via Giaquinto ad Amorosi, con volto travisato da passamontagna e berretto, armati di taglierino, avevano costretto gli impiegati a consegnare loro il denaro contante custodito nelle casse degli sportelli, ammontante ad 5800,50 euro in monete e banconote di vario taglio.
Nella circostanza al fine di portare a termine il proprio disegno delittuoso i rapinatori hanno ferito un’impiegata che, trasportata presso il pronto soccorso dell’ospedale “Fatebenefratelli” di Benevento, è stata riscontrata affetta da “ferite da taglio multiple volari 3° e 4° dito e ferita con perdita di sostanza al 1° dito mano destra”.
La perquisizione personale e veicolare ha consentito di recuperare l’intera refurtiva e di restituirla al direttore della filiale.
Gli arrestati, sono stati accompagnati presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.