Caiazzo. A piedi a Montevergine: ripetuta la mistica esperienza per circa settanta pellegrini
Ammirazione e incredulità si potevano leggere negli occhi dei passanti e degli esercenti
che si accingevano a chiudere i propri esercizi commerciali allorché, intorno alle ore venti di domenica 7 agosto, i pellegrini provenienti dal santuario di Monte Vergine hanno attraversato il centro caiatino inneggiando alla Beata Vergine.
Come del resto avevano fatto per l’intera durata della mistica esperienza, iniziata nel pomeriggio di venerdì 5 agosto all’esterno del duomo caiatino, dopo la benedizione del parroco, e conclusa solo nella mattinata di domenica allorché, dopo tre giorni di percorso a piedi attraverso antichi “tratturi”, i circa settanta pellegrini provenienti da Caiazzo hanno fatto l’ingresso nel tempio irpino rigorosamente in ginocchio, in segno di ossequio e profonda devozione per “Mamma Schiavona” come bonariamente è detta per tradizione la Madonna che si venera nel santuario di Montevergine nei canti che intonano i pellegrini provenienti a piedi, ogni anno, anche da altre Regioni.
Pellegrinaggio ancora una volta reso possibile, nel rispetto di un’antica tradizione tramandata di padre in figlio, grazie all’impegno di pochi benemeriti come il professor Gino Mirto che tanto si prodiga per tenere in vita la benemerita iniziativa.
Il tutto come egregiamente documentato dal “mago del clic” Rossano Ochitano, anche lui pellegrino e degno erede in tale arte-passione, non solo con foto, ma anche con un video che, grazie alla sua cortese disponibilità, riproponiamo ai nostri lettori perché si sentano in qualche modo partecipi e preghino il Signore per i sostenitori della benemerita iniziativa.
Cliccare su una delle foto per accedere al video di Rosano Orchitano
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