Capua. ‘Laboratorio Palascianiano’: domenica l’ottava puntata di ‘Oniricon’: enciclopedia delle meraviglie
prosegue in Capua a gonfie vele -non importa se di trireme o di drakkar- il decimo festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia “Oniricon. Appunti per un’enciclopedia delle meraviglie”, a cura dell’Accademia Palasciania in collaborazione con Capuanova e Pro Loco.
Le prime sette puntate hanno avuto per rispettivi protagonisti la metafisica, la poesia orfica, la fiaba, la violenza, il sesso, il sogno, la morte; tocca ora alla vita dell’universo intero, dal suo principio alla sua fine e magari al suo eterno ritorno, con l’ottava puntata, “Da Ofione alle oficlèidi del Giudizio”, che si terrà domenica 19 novembre alle ore 18.30 – come sempre a ingresso gratuito – a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10).
Il primo tempo di questo incontro segnato dal numero 8, cugino acrobata del simbolo dell’infinito, consisterà in una lezione-spettacolo di Marco Palasciano sui «massimi sistemi» (ma indagati col caleidoscopio anziché col telescopio), a incorniciare la quale sarà l’animale-totem di turno: il serpente, in varie declinazioni più o meno uraniche e uroboriche, dall’orbettino dell’Eden al cobra di Siddharta e a gigantòfidi del calibro di Apophis, di Vṛtra e del Miðgarðsormr.
Nel secondo tempo, invece, si allestirà sul palcoscenico una recita – cui tutte le persone presenti potranno partecipare come attori, attrici e actōria – da improvvisare su un canovaccio elaborato a partire dagli elementi proposti dal pubblico della settima puntata.
Ricordiamo che è possibile inserirsi in qualsiasi momento di “Oniricon”, senza necessità di aver seguito le puntate precedenti; e che il suo schema tematico è stato generato da un gioco nascosto che sarà rivelato nel corso della puntata finale.
Per il programma completo vedi palasciania.blogspot.it. Per ulteriori informazioni contattare il 3479575971 o Palasciano in Facebook.
Comunicato stampa sulla puntata n. 8 di “Oniricon”. 🙂 Vi preghiamo di pubblicarlo ovunque; e grati vi saremo, in eterno e all’estremo.