Da Caiazzo a Ostia Roberto Battaglia, imprenditore che non cede alla mafia, ‘si confessa’ a ‘La7’
Non ha esitato un solo istante a rivelare in TV le ultime vicissitudinirelative alla sua annosa battaglia contro la malavita organizzata, nel contesto della quale ora gestisce un panificio in alcuni locali di Ostia, in provincia di Roma, confiscati alle cosche, Roberto Battaglia, l’imprenditore caiatino già assurto alla ribalta delle cronache per essersi incatenato ai cancelli della prefettura di Caserta (nella foto qui accanto) ed ancor più per aver fatto arrestare alcuni boss che lo avrebbero vessato per anni con minacce estorsive, al punto da determinare il tracollo di un’azienda bufalina nella quale aveva investito tutti i proventi derivati dalla cessione di una nota agenzia di viaggi casertana.
Battaglia è tornato ancora una volta in TV per denunciare le modalità operative con le quali, secondo la sua descrizione, il racket continua a sfidare le istituzioni a pochi giorni dal ballottaggio elettorale di Ostia, grossa città laziale già assurta al disonore delle cronache per la vicenda del giornalista Rai gravemente ferito al volto dal “facinoroso” gestore di una palestra che, peraltro, avrebbe gestito abusivamente in locali di proprietà comunale.
Pochi ma intensi i minuti durante i quali martedì 15 novembre Roberto Battaglia è stato intervistato da Myrta Merlino, altrettanto coraggiosa conduttrice di “L’aria che tira” trasmissione di attualità, politica e denuncia del malcostume in onda tutti i giorni feriali su “La7”.
Cliccare su una delle foto per (ri) vedere il servizio (dal minuto 91 circa)
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