Capua. Seguire al meglio i malati terminali: sabato incontro di studi a ‘Villa Fiorita’
Cure palliative e terapia del dolore in hospice: la risposta ai bisogni di cure e terapie di fine vita: sabato 28 ottobre incontro di studi alla clinica Villa Fiorita di Capua.
Le cure palliative ad un malato terminale, la fisiopatologia del dolore e le problematiche relazionali rispetto anche ai familiari saranno i temi del seminario medico-scientifico in programma per la mattinata di domani sabato 28 ottobre presso la Casa di Cura Villa Fiorita di Capua.
Il comitato organizzatore composto dai dottori Luigi Ievoli, Responsabile Hospice “Villa Fiorita”; Silvestro Sangiovanni, Responsabile Medico Hospice “Villa Fiorita”, e Marilena Mone, Psicologa, ha inteso promuovere un evento che accenderà i riflettori sulle complesse metodologie di applicazione della terapia del dolore all’interno di una clinica, così da fornire risposte ai bisogni di cure e terapie di fine vita dei pazienti terminali.
“Il nostro obiettivo -ha dichiarato la Presidente del Cda, dottoressa Raffaella Sibillo- è promuovere la conoscenza di una struttura qual è Villa Fiorita che, nella realtà territoriale di Terra di Lavoro, viene ancora confusa e mal posizionata nel percorso clinico ed assistenziale di cui i Pazienti, in fase avanzata di malattia non guaribile, potrebbero avvantaggiarsi trovando risposta ai bisogni propri e delle famiglie”.
“L’evento -spiega il dottor Luigi Ievoli, Responsabile Hospice Villa Fiorita- avrà il pregio di illustrare i principi e le finalità delle cure palliative, con i riferimenti storici e i modelli attuativi più significativi.
Saper individuare le caratteristiche cliniche per classificare una Persona come malato terminale, ma bisognosa di cure appropriate; allo stesso modo, saper indicare le tappe fisiopatologiche più significative dei processi clinici più comuni che definiscono i Pazienti pre-terminali e terminali, neoplastici e non”.
A fargli eco il dottor Silvestro Sangiovanni, Responsabile Medico della casa di cura di Capua, per il quale è necessario “saper diagnosticare la evoluzione dei processi di exitus nel Paziente cronico terminale, ed anche essere in grado di inquadrare il dolore nel Paziente neoplastico e non, sotto il profilo neurologico e biologico generale.
Conoscere i meccanismi farmacologici dei farmaci analgesici e delle tecniche di somministrazione di essi”, mentre la dottoressa Marilena Mone, Psicologa, pone l’accento sulla capacità di “distinguere e utilizzare l’informazione, la comunicazione, le modalità differenti di relazione con i Pazienti, i congiunti, i componenti dello Staff, i Curanti”.
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