Telefoni (e Pay-TV), bollette ogni 28 giorni: ‘un colpo al cerchio e uno alla botte’ da parte dell’AgCom
Stangata e class action in vista per le compagnie telefonicheche, introducendo la tariffazione ogni 28 giorni (quattro settimane), si sono praticamente inventate l’anno di tredici mesi (e qualche giorno).
Procedura subito contestata dal Codacons che ha anche predisposto una class action per tutelare (a pagamento, sia pure di modesta entità) l’utenza vessata, ora bocciata anche dall’AgCom, Autorità nazionale di Garanzia per le Comunicazioni,che però sembra aver dato il proverbiale doppio colpo (uno al cerchio, l’altro alla botte) minacciando sanzioni ma solo per l’utenza telefonica “fissa”, riconoscendo quindi la liceità per le molto più numerose utenze “mobili” cioè che si servono della telefonia cellulare”.
La recente pronuncia dell’AgCom -che, per mancata osservanza delle disposizioni inerenti la cadenza mensile delle fatturazioni, prevede sanzioni nei confronti degli operatori telefonici Tim, Wind-Tre, Vodafone e Fastweb- non soddisfa però pienamente il Codacons, come si evince dalle dichiarazioni del segretario nazionale, Francesco Tanasi (nella foto qui accanto):
“Bene l’avvio dei procedimenti, ma la sanzione deve essere pesantissima ed esemplare, perché solo così ci sarà la funzione deterrente indispensabile per costringere gli operatori a rispettare i diritti dei consumatori” ma “i gestori e le pay-tv che hanno introdotto bollette a 28 giorni dovranno restituire le maggiori somme pagate dagli utenti a causa dei metodi di fatturazione fuorilegge.
In caso contrario sarà inevitabile la class action del Codacons contro le aziende“.
Chi vorrà fare reclamo pwrò potrà rivolgersi alle strutture regionali di conciliazione, i Co.re.com, con una procedura facile e gratuita, per aderire alla causa collettiva contro le compagnie per violazione dell’articolo 650 del codice penale sulla “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità“.
Per farlo, basta andare sul sito dell’Agcom e compilare il Formulario UG, oppure selezionarlo sul sito della Co.re.com della propria Regione.
Chi preferisce, potrà rivolgersi al Codacons che ha pubblicato il formulario già pre compilato, a eccezione dei dati personali.
“La conciliazione –precisano i vertici del tenace sodalizio-rappresenta infatti una procedura semplice e gratuita di risoluzione extragiudiziale delle controversie, obbligatoria per legge nelle liti tra utenti e operatori di comunicazioni elettroniche, ideata proprio per tutelare i diritti dei consumatori.
Permette quindi di richiedere un congruo indennizzo per ogni bolletta emessa con fatturazione a 28 giorni”.
Chi vorrà aderire dovrà inviare al numero 4892892 un “SMS” scrivendo “203 CODACONS 2017”; il servizio costa 2,03 euro, in parte destinati in beneficenza.
Attenzione pero perché, come premesso, la delibera Agcom impone la fatturazione mensile solo per la telefonia fissa, Adsl, in fibra, e i contratti di tipo “fisso-mobile”, in quanto si tratta di “servizi universali” e pertanto, per i contratti di sola telefonia “mobile”, che sono la stragrande maggioranza, come per le “Pay TV”, le società telefoniche potranno continuare ad imporre il pagamento ogni 28 giorni.
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