Bellona. Fumi venefici: nasce comitato per far luce sull’incendio: venerdì primo ‘sit in’
Non ne possono più i residenti nell’intero comprensorio, spaziante da Capua a Caiazzo, nonché a tanti altri agglomerati circostanti l’area in cui insiste l’azienda “IlSide” che si occupa(va) di stoccaggio e smaltimento di rifiuti eterogenei finché le vicissitudini conseguite a un violento incendio sviluppatosi l’altra estate, e che appestò l’intero comprensorio, non hanno costretto alla resa i precedenti gestori.
Sorte evidentemente destinata a ripetersi a stretto giro atteso che da alcuni giorni si registrano nuovi roghi che appestano l’area, tanto da avere indotto alcuni ambientalisti ed altre perone residenti nel comprensorio a costituirsi in comitato spontaneo.
Comitato che per venerdì 14 luglio ha invitato alla mobilitazione tutte le persone interessate per far luce sulle reali cause del rogo e chiarire una volta per tutte che genere di rifiuti ha appestato l’aria e, si teme, il terreno come le stesse falde acquifere.
Ciò soprattutto dopo che un attivista del comitato è riuscito a ottenere in qualche modo la copia di un referto ufficiale dal quale la situazione parrebbe catastrofica.
Per questo tutti sono invitati a partecipare o almeno, se proprio impossibilitati, fornire un proprio recapito a uno dei portavoce del comitato, direttamente o tramite qualunque partecipante, al fine di poter essere ricontattato e quindi informato sia riguardo alle prossime iniziative popolari, sia nel caso che, come già si ipotizza, dovesse partire una class action per invocare, a favore di tutte le persone ed i nuclei familiari interessati che si costituiranno, il giusto risarcimento di tutti i danni subiti o comunque prospettabili.
Cliccare su una delle foto per scaricare la relazione dell’ARPAC da cui sembra evincersi una situazione delicatissima
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