Caiazzo. L’epigrafia romana dopo Theodor Mommsen: convegno promosso dall’associazione storica
A oltre due secoli dalla nascita, l’Associazione Storica del Caiatino intende celebrare il grande Theodor Mommsen, tra i protagonisti della cultura europea del XIX secolo, che ancora oggi influenza gli studi romanistici.
Politico, giurista, storico dell’età classica, lo studioso tedesco è noto soprattutto per la monumentale opera del “Corpus Inscriptionum Latinarum”, che raccoglie tutte le iscrizioni latine ritrovate, fino alla caduta dell’Impero romano d’Occidente.
L’opera ancora oggi è continuamente aggiornata, ma l’impianto è rimasto quello immaginato nel 1847 da Mommsen e dall’Accademia delle Scienze di Berlino.
Anche l’attività di ricerca è la stessa, con un meticoloso lavoro sul campo fatto di “autopsie” che assicurano la fedele trascrizione delle epigrafi.
Theodor Mommsen si è recato personalmente in diversi centri di quello che fu l’Impero romano, soggiornando anche a Caiazzo per studiare diverse iscrizioni della zona. In questa impresa fu coadiuvato dal nostro studioso di patrie memorie Giuseppe Faraone, con il quale il grande storico tedesco intrattenne anche un interessante rapporto epistolare.
Oggi, a proseguire l’opera di Mommsen nella zona, è il professore finlandese Heikki Solin, considerato tra i massimi epigrafisti del nostro tempo, che dagli anni ’70 torna periodicamente nel nostro territorio per studiare nuovi ritrovamenti.
Su invito dell’Associazione Storica, sarà proprio il professor Solin a illustrare gli studi epigrafici nell’area caiatino-formicolana da Mommsen ai giorni nostri e a tracciare la figura e l’opera del grande storico tedesco.
L’appuntamento è per il prossimo 26 maggio a Caiazzo, con inizio alle ore 19, presso l’ex Seminario vescovile.
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