Castel Campagnano. Comune, non dissesto ma disastro finanziario: deficit da 1000 euro a testa?
Rincara la dose Scipione De Leone, ex assessore alle finanze nonché vice sindaco di Castel Campagnano, nell’imminenza della seduta di Consiglio comunale convocato espressamente per approvare il dissesto finanziario dell’Ente, stravolgendo diametralmente l’Ordine del Giorno che invece prevedeva la routinaria approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio corrente.
Dopo essersi rivelato profeta fin troppo facile presagendo il tracollo, peraltro sempre negato dalla controparte amministrativa, infatti, a poche ore dalla seduta, il nostro lancia un altro, forse più grave allarme in quanto, oltre al danno (tributi e servizi rincarati alla massima aliquota e ingentissime spese da fronteggiare per il pagamento del commissario “ad acta”) ora per i già tartassati contribuenti si prospetta anche la beffa, consistente nel notevole aggravio dello “sforamento” ovvero nello sbilancio fra entrate e uscite, ora quantificato in oltre un milione e mezzo di euro:
CHI SEMINA VENTO RACCOGLIE TEMPESTA
Cari amici è pur vero che questa sera ci sarà la dichiarazione di dissesto e non il… quantum… perché sarà il commissario successivamente a definirlo, ma dovete sapere che il commissario prefettizio farà i suoi calcoli sulla base della legge vigente in materia per cui vi invito, cari consiglieri, a prestare molta attenzione perché la cifra non è quella che si va raccontando in giro… ma esageratamente più alta.
Questo si evince dai in modo ineludibile da un primo screening eseguito dalle persone competenti e preposte a far ciò.
Anche io ho fatto i miei calcoli e, modestamente, penso (parere personale, sia chiaro) che la cifra del dissesto superi il milione e mezzo di euro.
Conclusione: cari amministratori prestate attenzione quando stasera vi esprimerete in consiglio… chi prima non pensa dopo sospira.
Buon consiglio comunale a tutti.
(Scipione De Leone)
Circostanza che -se non espressamente smentita dal primo cittadino, sulla base di quanto attestano i preposti burocrati comunali- comporta un danno di almeno mille euro a testa, cioè per ciascun cittadino, anche nascituro, stimando, peraltro generosamente, intorno a millecinquecento il numero dei residenti.
Saremmo ovviamente ben lieti di smentire tali catastrofiche previsioni se, come auspichiamo, il primo cittadino vorrà cortesemente farci avere elementi cioé dati contabili sufficienti a smentire tale iattura, peraltro ipotizzata da uno che, in fatto di conti, ha dimostrato di intendersene molto più di tanti altri pseudo intenditori…
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