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S.Maria C.Vetere. Tutti assolti i 40 dipendenti ASL nel 2012 definiti ‘furbetti del cartellino’

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“Il fatto non sussiste” secondo il GIP del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Ivana Salvatore, che nel corso dell’udienza preliminare, riservandosi di depositare le motivazioni entro 30 giorni, ha assolto con formula piena i (quaranta) dipendenti della locale ASL inquisiti poiché ritenuti responsabili di truffa ai danni dello Stato e falso per assenteismo durante l’ordinario orario lavorativo.

Tanto era emerso dall’operazione “Clessidra”, attuata dai Carabinieri presso gli uffici del dipartimento di prevenzione Sanitaria e culminata il 10 dicembe 2012 con 57 dipendenti (medici, infermieri e impiegati) indagati e con l’esecuzione di 28 provvedimenti cautelari consistenti nell’obbligo di presentazione periodica all’auorità giudiziaria.

Ne scaturì un polverone anche perché furono divulgate immagini e video che avrebbero dovuto dimostrare inconfutabilmente la commissione del reato di truffa mediante utilizzo indebito di tesserini personali marcatempo che solo qualche dipendente avrebbe utilizzato in sostituzione di tanti altri che invece se ne stavano a casa o peggio in giro per espletare altre faccende.

Alcuni dipendenti sono morti senza poter vedere riabilitata l’immagine gravemente offuscata sebbene, sulla base delle attuali risultanze, non ve ne fossero i presupposti giuridici, essendo decaduto ogni addebito nel corso della movimentata udienza.

Si chiude nel migliore dei modi, quindi, grazie alla brillante difesa degli avvocati Federico Simoncelli, Raffaele Costanzo, Giuseppe Stellato, Antonio Mirra, Emilio Martino e Carlo De Stavola, una vicissitudine che ha tenuto per diversi anni in ambasce Anna Affinito; Mario Antitomaso; Vincenzo Barbato; Lucia Bellavita; Luigi Brugnone; Luisa Buonomo; Maria Teresa Cappabianca; Nicola Cenname; Michele Chiuchiolo; Maria Cimino; Michele Colaiuto; Gennaro Confreda; Clara Crocillo; Luigi D’Amore; Pasquale D’Amore; Corrado D’Atria; Francesco Dello Nigro; Ulderico Di Bello; Corrado Di Gennaro; Domenico Di Matteo; Giovanna Di Matteo, Pasqualina D’Onofrio; Donato Faraone; Teresa Giugliano; Salvatore Granata; Bernardino Izzo; Girolamo Marra; Gianni Martucci; Gennaro Natale; Aldo Nuzzolo; Nicola Pagano; Stefano Pagano; Angelo Raffaele Piciccia; Giovanni Ragozzino; Giovanna Raucci; Fiorella Russo; Salvatore Sbordone; Giulia Siniscalchi; Carmelina Ventriglia e Antonio Ventrone. Nel collegio difensivo gli avvocati Paolo Falco, Federico Simoncelli, Stefano Vaiano, Francesco Di Felice, Francesco Foreste, Giovanni Piazza, Pasquale Lista, Ferdinando Striano, Giuseppe Stellato, Bernardino Lombardi, Antonio Santillo, Dario Mancino, Luca Viggiano, Alessandro Barbieri, Renato Jappelli, Raffaele Gaetano Crisileo, Michela Marruccelli, Antonio Mirra, Francesco Russo, Carlo De Stavola, Nicola Garofalo, Carmine D’Onofrio e Vincenzo Domenico Ferraro, sotto accusa perché, secondo l’accusa, “in concorso e previo accordo tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, nelle rispettive qualità di dipendenti o impiegati presso il Dipartimento di Prevenzione ex Asl Ce/2 di Santa Maria Capua Vetere, con artifici e raggiri consistiti nell’attestare falsamente la propria presenza in orario lavorativo presso la propria sede di lavoro Dipartimento di Prevenzione ex Asl/2 ubicato in Santa Maria Capua Vetere alla via Giotto, in modo reiterato, mediante badge elettronico -che veniva materialmente marcato da un dipendente presente nella vece di altri assenti -inducevano in errore il pubblico ufficiale preposto alla verifica dell’effettivo svolgimento dell’orario di lavoro e alla conseguente erogazione degli stipendi di retribuzione delle giornate lavorative in realtà non effettuate o comunque effettuate solo parzialmente , procurando ingiusto profitto consistente nella percezione indebita della retribuzione per le giornate lavorative. La conseguenza, è stata quella di procurare un danno all’ente pubblico.

Il fatto è stato ritenuto aggravato dall’abuso di relazioni d’ufficio”.

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