Campania: La Regione ha ‘dirottato’ su Salerno (per le luci) i fondi destinati a bonificare la Terra dei Fuochi?
E’ polemica sui fondi europei incassati dal Comune di Salerno e utilizzati per finanziare il programma “Luci d’artista”.Almeno questa è l’accusa che arriva dal gruppo Caldoro presidente.
Massimo Grimaldi, consigliere regionale del gruppo Caldoro presidente attacca lo stesso De Luca:
“Il governatore chiarisca un aspetto inquietante. Per Luci d’artista ha utilizzato i fondi destinati alla Terra dei fuochi e alle imprese?
Nel bilancio del Comune di Salerno – afferma Grimaldi – compaiono 909.075 euro per attività artistiche e culturali. Sarebbero fondi di Sviluppo Campania ex Dgr 53/2015.
Risorse che devono servire per rilanciare i prodotti e le imprese che hanno sofferto per il fenomeno Terra dei fuochi”.
A Grimaldi fa eco il Movimento 5 Stelle. “È una vicenda dai contorni torbidi – dichiara il capogruppo Valeria Ciarambino – quella secondo cui De Luca avrebbe utilizzato, o meglio distratto, i fondi destinati a rilanciare i prodotti e le imprese colpite dal fenomeno della Terra dei fuochi per le Luci d’artista.
Ancora una volta ombre, sospetti e scenari inquietanti sull’operato di De Luca, che fa quello che vuole. La Terra dei fuochi è già abbastanza martoriata e paga anni di abbandono. La vicenda richiede un chiarimento urgente – aggiunge – non solo dallo stesso presidente De Luca, ma dal vertice della società Sviluppo Campania”.
Come i colleghi, anche Giampiero Zinzi (Forza Italia), presidente della commissione speciale Terra dei fuochi del Consiglio regionale, rincara la dose, invocando un immediato chiarimento:
“Lo dobbiamo all’onorabilità dell’istituzione regionale e, soprattutto, ai cittadini.
Per questo, già nelle prossime ore convocherò in audizione il presidente della Regione e i vertici di Sviluppo Campania perché forniscano tutti gli elementi utili a fare chiarezza”.
Insomma, un fuoco di fila di tutta l’opposizione, cui Palazzo Santa Lucia ha risposto.
“Continua la campagna di mistificazione nei confronti delle attività promosse dalla Regione per il rilancio della Campania – si legge in una nota – e stavolta si fanno passare i finanziamenti destinati al marketing territoriale per fondi destinati a interventi ambientali.
Per l’Expo, la precedente amministrazione aveva stanziato ben sei milioni di euro. L’attuale amministrazione ha risparmiato 3,2 milioni.
La cifra residua, come previsto dall’avviso “Arte e cultura per follow up Expo 2015”, è stata destinata con bando e prevedendone la rendicontazione, ai cinque comuni capoluoghi della regione come prosecuzione in loco della strategia Expo”.
In soldoni, l’ente guidato da De Luca (che l’altro giorno a Roma ha incontrato il capo dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone, per discutere della road map sulle ecoballe) ha speso 590.000 euro, risparmiando 5,410 milioni.
Di questi, 3,2 milioni sono stati assegnati ai cinque capoluoghi di provincia per attività culturali e di promozione del territorio.
Nel documento ufficiale della società Sviluppo Campania, infatti, c’è scritto come il Comune di Napoli abbia ricevuto un milione di euro, quello di Salerno 909.075 euro, Caserta 515.446 euro, Benevento 405.615 euro e Avellino 369.863 euro.
In sostanza, da un risparmio ottenuto razionalizzando al massimo le spese per la partecipazione ad Expo Italia, la Regione Campania ha redistribuito risorse agli enti locali, al fine di sostenere iniziative rendicontabili finalizzate alla promozione territoriale.
Si spiegano così i fondi europei dirottati nel bilancio del Comune di Salerno e indirizzati su Luci d’artista.
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