Napoli. Giusto tributo a Gioacchino Luigi Mellucci, l’ingegnere ‘per antonomasia’ del 900
Napoli ha tributato omaggio all’ingegnere Luigi Mellucci, genio di ponti, canali e opere pubbliche del ‘900.
Laureatosi a Napoli nel 1899. Ingegnere Capo del Risanamento a Napoli, uomo di grande cultura, tecnico innovatore e amministratore esemplare, Mellucci fu lungimirante precursore di iniziative ancora attuali.
Con le sue importanti opere pubbliche diede lustro a Napoli, la sua città.
Solo per citare alcune opere realizzò la Funicolare Centrale con annesso Teatro Augusteo con il Nervi, le Terme di Agnano, Palazzo Mannajuolo, Villa Frenna al Vomero, vari edifici scolastici ed i vari cotonifici liguri con l’impresa degli ingegneri Giuseppe Mannajuolo e Francesco Ricciardi, compagni del suo lungo viaggio nel campo dell’ingegneristica dal sud al nord.
È dell’ingegnere Mellucci la grande opera urbanistico-infrastrutturale delle fognature dal 1901 a Napoli e l’utilizzo dei gargami per la manutenzione dei rii tra il rione Chiaia e Pendino.
Mellucci, inoltre, progettò e costrui con Malagola il tratto fognario con ponti esistenti e ne creò di nuovi. In quegli anni, furono completamente rifatti vari ponti in tutta la provincia napoletana in prossimità della Strada Taverna del Bravo sull’asse Frattamaggiore- Casoria progettata dal Mellucci.
Con il sistema dei gargami Mellucci si ingegnò anche per la manutenzione rapida ed economica dei rii senza far ricorso alle palancole.
Attivo anche a Ravenna,l’ingegnere Mellucci si occupò. insieme a G.U. Arata. del progetto del nuovo palazzo della Provincia, ultimato nel 1928, e della zona Dantesca ed a Firenze dello Stadio Franchi, per poi ritornare a Salerno con Palazzo e dell’Edilizia e Natella, poco distante da Torre Albori, dove trascorreva i soggiorni estivi con la famiglia.
(Arch. Michele Degiglia – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)