‘…E vivono nel cuore’: toccante lirica di Angela Ragozzino dedicata ai nostri cari defunti
Novembre è per tradizione il mese dedicato alla memoria dei nostri cari defunti ed è consuetudine, ad iniziare dal primo giorno, dedicato a tutti i Santi, fare una visita al cimitero.
Trascorrere poche ore al cospetto di una lapide, o camminare adagio lungo i viali del cimitero è un ritorno al passato, è un immergersi nei ricordi, un viaggio a ritroso del tempo.
Pur consapevoli che i Nostri Cari, vivono ancora al nostro fianco e nel nostro cuore è, seppur doloroso, un dovere da compiere.
È un omaggio alla persona trapassata, è un renderLe GRAZIE, per quello che ha fatto per noi.
A tutti ritornano alla memoria gli immortali versi dell’indimenticato Totò e della sua “Livella” che, nell’omaggio al defunto, fa un richiamo alla caducità della natura umana e all’ineluttabile verità: “A morte ’o ssaje che r’è? …è ‘na livella”.
È la realtà con la quale prima o poi tutti dovremo fare i conti. Anche quest’anno, nel giorno dedicato ai Defunti, la visita al cimitero è d’obbligo…
E tra un ricordo ed un’immagine che s’affaccia nelle mente, ci si sente meno soli.
Un soffio di vento è una carezza, il canto di un uccello è una risata, è il modo con cui ci fanno sentire la Loro presenza. Mi piace pensare così!…
…E vivono nel cuore
…E vivono nel cuore,
si sentono vicini
nella tristezza,
ancor più nell’ambascia.
Ti rivedi al loro fianco
su una foto,
volti in posa,
sembiante or seria,
ora allegra e ridente.
Si ritorna indietro negli anni,
ai momenti felici e spensierati,
e neppure si capiva.
Or su quella foto si rivive
un momento insieme.
…E nel mese a Loro dedicato,
mesti si ritorna
tra quei viali silenziosi.
Si porta un fiore, un lume.
Si resta assorti ai piè
d’un marmo bianco,
in balia dei ricordi
e qualche rimpianto.
Si ritorna a ciò che fu.
Ti ripeti che Loro son qui
al tuo fianco
nel tuo cuore,
in un soffio di vento,
per l’Eternità…
(Angela Ragozzino – Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)