BLITZ A CASAL DI PRINCIPE: SCOPERTE OLTRE UNA TONNELLATA DI BOTTI ILLEGALI, ARRESTATO UN GIOVANE INCENSURATO
In un’operazione coordinata dai Carabinieri di Qualiano, è stato scoperto un vasto deposito di materiale esplosivo illegale nascosto in un garage a Casal di Principe. Il blitz, condotto dai militari nella mattinata, ha portato al sequestro di 65 chili di botti non convenzionali e all’arresto di un insospettabile giovane di soli 18 anni.
L’operazione e il ritrovamento
La scoperta è avvenuta in un’area residenziale di via Pisa, a due passi dal parco Arcobaleno e vicino alla storica “Casa don Diana”. Già da qualche giorno in città circolavano voci sospette sulla presenza di materiale pericoloso, il che ha spinto i militari a condurre un’indagine più approfondita. Così, raccogliendo elementi utili, i Carabinieri hanno deciso di fare visita a un giovane residente della zona, senza precedenti penali, ma sospettato di detenere un grosso quantitativo di esplosivi.
All’interno del garage del 18enne, i Carabinieri hanno rinvenuto ben 1.213 ordigni non convenzionali, un quantitativo che ha sorpreso persino gli stessi investigatori per la sua portata e pericolosità.
Il materiale sequestrato: ordigni esplosivi di ogni tipo
Per mettere in sicurezza la zona, i militari hanno dovuto richiedere l’intervento del Nucleo artificieri dei Carabinieri di Napoli. L’operazione ha richiesto diverse ore di lavoro, necessarie per proteggere le abitazioni circostanti e garantire la sicurezza degli ignari cittadini, tra cui molti bambini. Se l’esplosivo fosse stato innescato, il suo potenziale distruttivo avrebbe potuto causare conseguenze disastrose, con un rischio concreto per tutti coloro che vivono nella zona.
Tra il materiale esplosivo sequestrato, sono stati catalogati diversi tipi di ordigni, tra cui:
1 ordigno non convenzionale senza nomenclatura;
17 ordigni denominati “cipolle con track”;
82 ordigni denominati “cipolle con miccia”;
23 ordigni denominati “lupo 26”;
1.050 ordigni denominati “rambo 33k”;
12 ordigni denominati “diabolik”;
2 ordigni denominati “supercobra10”;
26 ordigni denominati “minitkunder”.
Questi ordigni, molti dei quali di fabbricazione artigianale, rappresentano una categoria di botti particolarmente pericolosa, poiché non sottoposti a controlli di sicurezza e non conformi agli standard regolamentari.
Il rischio per la comunità e le indagini in corso
Il sequestro ha messo in luce una situazione estremamente critica per la sicurezza della comunità di Casal di Principe. Il giovane arrestato, sebbene incensurato, potrebbe aver avuto legami con reti di produzione e vendita di esplosivi illegali, data l’entità del materiale in suo possesso. Le indagini ora sono in corso per comprendere se dietro questo sequestro si nasconda un’organizzazione più ampia dedita al traffico di esplosivi illegali nella zona.
L’operazione, conclusasi con successo, rappresenta un colpo importante per le autorità locali nella loro lotta contro la proliferazione di botti illegali, fenomeno che diventa sempre più rischioso con l’approssimarsi delle festività.
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