Premio Bianca D’Aponte/ Al via la ventesima edizione del
È iniziata con puntualità svizzera la ventesima edizione del festival della canzone d’autrice dedicato a Bianca D’Aponte, madrina Margherita Vicario che salirà sul palco stasera. Con la conduzione professionale ma sempre accogliente, e soprattutto competente, di Carlotta Scarlatto Ottavio Nieddu e sono salite sul palco le cantautrici in gara con la prima delle due canzoni presentate al festival. Tra le altre Fremir con una bella canzone, cantata con grinta ‘invisibile e libera come Margherita sui tetti di Mosca’. Molto coinvolgente la tessitura sonora.
Nutritissima la giuria di artisti e professionisti della musica. .
Poi Valentina Lupi. ‘Ho visto Gesu’’. Racconta un percorso di vita difficile, l’incontro con il divino in un ritmo tecno, accompagnato da uno straordinario rumorista.
Anna Sara con Michelangelo Surdo, una cantante che ha lavorato alla riscrittura jazz di tanti brani, presenta per la prima volta un pezzo proprio. Solo due chitarre. Universo. ‘Se poi esco la sera e l’unica cosa con me è la luna’ un bel brano jazz.
Magma, siculo-lombarda, da sola con la propria chitarra. ‘Terra che alleva figli che fuggono altrove’. Una canzone dedicata alla propria terra da chi se n’è andato, ma torna.
Sara Torraco, ‘Canzone per te’ , per chiunque si riconosca nella canzone, dedicata alla gentilezza. Da sola al pianoforte. ‘Una canzone senza alcuna pretesa, se non di essere vista per la prima volta’. Bella voce, ricca di sfumature.
Il festival è al centro di una fitta rete artistica che supera ampiamente i confini nazionali.
Gama, cantante e sperimentatrice di suoni elettronici. ‘Tre decine e sei unità ‘ una canzone fortemente tecno su un’età che è diventata la vera linea d’ombra dei nostri giorni.
Irene Ibrino. Scrive per conoscere se stessa. ‘Ansia sociale ‘ cantata da sola al pianoforte. Bella canzone jazz, voce potente e piena di sonorità ‘Amo la mia libertà ‘
Giulia Leone, dalla Sardegna al pianoforte. ‘Disordine’.
C’èstato poi l’Intervento di Emergency con un esponente che ha ricordato al pubblico la missione nella striscia di Gaza.
Sono poi saliti sul palco gli ospiti della prima serata i Malvax, band romagnola dal rock esplosivo, poi la vincitrice del premio Bianca D’Aponte international, Sandra Bautista, portoghese, con ’Cartografia’ brano vincitore e ’Si vuelve un general’. Da sola con chitarra. E fischio. Ritmo e sonorità morbidì e sensuali.
E’ stata poi la volta di Gnut, salito sul palco con le stampelle, per la prima volta dopo mesi di convalescenza per una caduta. Gnut. mette in musica le poesie di Alessio Sollo. ‘Pigliate nu’ poc e’ bene, p igliate o’ calore e’ sta canzone’, poi con Gnut Renzo Rubino. E poi Renzo Rubino da solo, con tre pezzi straordinari. Affascinante “U’ surdato nnammurato” in una sonorità ispirata da Fausto Mesolella. “Artista e’ colui che ti fa considerare il mondo in un modo che non avevi previsto”, dice Renzo Rubino.
Poi Cristina Dona’. con Ferruccio Spinetti. Canta ‘Ma l’amore no’ di Bianca e altre due canzoni, ‘Parlami dell’universo ‘, siamo grumi di atomi in un mare immenso di energia, una riflessione esistenziale che guarda alle nuove frontiere della scienza. Una voce straordinaria, una grandissima artista.
Hanno poi concluso la serata i ragazzi del Liceo Musicale Cirillo, a conclusione di un percorso di lavoro su un brano di Bianca D’Aponte, “D come Dorothy” con Daniela Zaccaro voce solista, accompagnata da un nutrito ensemble di ragazzi del liceo. Grandi applausi e ovazione finale, preparandosi ad una seconda serata che sarà ancora più intensa.
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