Isernia. La Transiberiana d’Italia, un’identità territoriale da valorizzare
Nella giornata di domenica, 20 ottobre 2024, personale della Polizia di Stato della Questura di Isernia, alla guida del Questore Dott. Davide Della Cioppa, ha transitato, per controlli, sulla storica Transiberiana d’Italia.
Siamo andati a far visita al Questore, il quale ci ha riferito: “Siamo con i viaggiatori in transito dalla storica stazione ferroviaria di Carovilli-Roccasicura, inserita, dal giornale online blitzquotidiano.it, tra i viaggi in treno più belli del mondo, che sono dei veri e propri itinerari senza tempo, accanto all’Orient Express. La Ferrovia dei Parchi, nota anche come Transiberiana d’Italia, collega l’Abruzzo al Molise attraversando montagne, altopiani e borghi dal grande fascino. Si parte da Sulmona passando per Rivisondoli – Pescocostanzo, Castel di Sangro, San Pietro Avellana, per arrivare infine a Isernia. I treni, con carrozze d’epoca e sedili in legno, percorrono a passo lento, da più di 100 anni, un totale di 128 km, per un’esperienza davvero indimenticabile. Il tratto Sulmona-Carpinone è percorso da treni turistici e individuato da Fondazione FS Italiane e tale scopo nell’ambito del progetto “Binari senza tempo”: alla stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo raggiunge i 1.268,82 m s.l.m. che ne fanno una delle stazioni più alte in quota della rete italiana. Il termine Transiberiana d’Italia, comparso per la prima volta sulla rivista Gente Viaggi del novembre 1980, è dovuto al giornalista Luciano Zeppegno che descrisse questa linea come la piccola Transiberiana visto le abbondanti nevicate che, soprattutto nel tratto degli altopiani maggiori d’Abruzzo, la fanno somigliare alla celebre Transiberiana, mentre il termine Ferrovia del Parco è dovuto al fatto che attraversa la parte sud-occidentale del territorio del Parco Nazionale della Maiella. Il 13 giugno 1885 il Consiglio dei Lavori Pubblici approvò un progetto per la costruzione di una linea ferroviaria che collegasse la città di Sulmona a quella di Isernia, già prevista nella legge Baccarini del 1879. Il tracciato, lungo circa 129 km, parte dalla stazione Sulmona, dirigendosi dapprima verso Pettorano sul Gizio, per poi risalire verso Cansano e Campo di Giove. Successivamente, la linea transita per le località sciistiche di Rivisondoli e Roccaraso e ridiscende verso Scontrone e Castel di Sagro dopo essere passata per Sant’Ilario Sangro, fino ad arrivare a Carpinone e Isernia. Per la costruzione della linea fu necessario costruire tre ferrovie di servizio: da Roccaraso a Castel di Sangro, da Castel di Sangro a Carovilli e da Cansano a Roccaraso. La linea, gravemente danneggiata durante la Seconda guerra mondiale, fu riaperta per tratte; l’ultima tratta, da Carovilli a Castel di Sangro, fu riattivata il 9 novembre 1960. A partire dall’11 ottobre 2010 fu sospeso l’esercizio sulla tratta da Castel di Sangro a Carpinone, per urgenti necessità di manutenzione del materiale rotabile. Successivamente, il 17 e 18 maggio 2014 il tronco da Sulmona a Castel di Sangro è stato riapertura da parte di Fondazione FS Italiane avviando un progetto di rilancio dei treni sulla linea, impiegando materiale rotabile d’epoca, in collaborazione con l’associazione Le Rotaie ad essa convenzionata ai tour operator locali che ne curano l’organizzazione, in sinergia con vari operatori turistici locali. È stato quindi attivato un servizio di treni turistici chiamato Ferrovia dei Parchi. Orgogliosi della nostra Transiberiana d’Italia essa rimane nel tempo, quindi nella storia, un’identità territoriale che dobbiamo preservare, conservare e valorizzare. Buona Domenica dalla Polizia di Stato di Isernia”. #essercisempre.
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