Ammoniti i 3 minori che avevano bullizzato un compagno di scuola autistico
Maddaloni. – “Sono stati notificati tre provvedimenti di ammonimento, a firma del Questore di Caserta Grassi, nei confronti di minorenni, tra i 12 e i 14 anni, che hanno perseguitato un compagno di classe, affetto da autismo e problemi cognitivi. La vittima è stata costretta anche a spogliarsi, per condividere, in una chat di gruppo appositamente creata, immagini con gli organi genitali scoperti. ”
Questo un estratto della nota, diramata a mezzo social nella serata di ieri, dalla Questura di Caserta, a seguito delle indagini svolte dalla Polizia di Maddaloni da oltre un anno a questa parte.
Con il nostro giornale abbiamo seguito in esclusiva la triste vicenda dagli inizi.
Il 18 marzo 2023 raccontavamo gli episodi, che erano avvenuti tempo addietro:
https://www.belvederenews.net/esclusiva-bullismo-su-minore-autistico-indaga-la-polizia/
Come si legge tutto era scaturito da un video pubblicato sui social, in cui questo ragazzo veniva preso in giro per strada. Il video, girato senza il consenso del ragazzo, ha acceso una spia e ha fatto partire le indagini. Risultavano all’epoca coinvolti alcuni ragazzi, di età compresa tra i 13 e i 17 anni, che avrebbero bullizzato il tredicenne sia a scuola che fuori dall’ambiente scolastico fino a sfociare in atti di cyberbullismo. Sui fatti e reati commessi ai danni del minore autistico, indagava il Commissariato di Polizia di Maddaloni che ha sempre mantenuto il più stretto riserbo sulle indagini.
E infatti in silenzio, in maniera professionale, minuziosa e precisa ha lavorato il Commissariato di Polizia di Maddaloni per venire a capo di questa storia che gener istintivamente rabbia e dolore, ma che ci invita a riflettere tutti.
Nei giorni successivi alla denuncia dei genitori della vittima ci fu un gran movimento in città molti furono i minori accompagnati dai genitori a presentarsi negli uffici del Commissariato. Tanto chiacchiericcio serpeggiavano nell’istituto frequentato dalla vittima e dai carnefici. Oggi si apprende da colleghi della carta stampata che la scuola è lo storico istituto di via Roma, nel pieno centro cittadino, frequentato anche da molti figli della Maddaloni bene.
Nonostante nulla trapelasse dagli uffici del Commissariato di Maddaloni, che continuava a mantenere il più stretto riserbo sulle indagini per tutelare il minore affetto da autismo e la sua famiglia, tanto che, solo ieri dal comunicato stampa della Questura di Caserta si delineano i risvolti del caso, facendo appunto emergere le tempestive e certosine indagini che gli uomini del commissariato di Maddaloni hanno condotto in concerto con la Procura per i Minorenni di Napoli e che hanno portato all’applicazione di misure per 2 dei cinque indagati perché si età superiore a 14 anni e il successivo ammonimento del Questore, noi scrivevamo ancora, dopo oltre un anno dal primo articolo, nel giugno 2024, delle misure restrittive che avevano riguardato alcuni dei minori coinvolti dalle famose chat:
Ieri la conclusione della vicenda dalla quale esce sconfitta, ancora una volta, la nostra società.
Sulla vicenda, per la quale va il plauso per il lavoro delicato e per niente facile svolto, al Commissariato di Polizia di Maddaloni, in pimisi al dirigente dott. Francesco Giaquinto, vicequestore aggiunto, e a tutti i suoi uomini per come operano su un territorio difficile e insidioso.
Abbiamo raccolto le dichiarazioni del primo cittadino di Maddaloni che di seguito riportiamo:” Noi condanniamo ogni forma di violenza e bullismo. Nel caso specifico si è agito in maniera mirata con i servizi sociali all’epoca dei fatti. Nelle scuole della nostra città si opera di concerto con l’amministrazione, con le associazioni del territorio e con le forze dell’ordine, con diverse iniziative, non solo nelle giornate dedicate, ma in tutto l’arco dell’anno, per sensibilizzare le giovani generazioni su comportamenti inclusivi e cercare di ridurre così episodi di bullismo e cyberbullismo che sono una piaga sociale del nostro tempo.”
Anche il consigliere regionale Vincenzo Santangelo, dalla sua pagina social, si è espresso sulla vicenda: “Solidarietà al ragazzino autistico bullizzato da alcuni coetanei che, addirittura, hanno creato gruppi social per diffondere le loro vergognose bravate. Episodi del genere mi spingono a pensare che oltre alle battaglie che stiamo conducendo in regione per garantire continuità terapeutica alle persone che soffrono dello spettro autistico, è necessario potenziare l’attività di divulgazione e di sensibilizzazione nelle scuole per incentivare l’inclusione. Meritano un plauso gli uomini del commissariato di Maddaloni per la velocità con cui hanno svolto le indagini. Al papà e alla mamma di quel ragazzino la mia solidarietà umana e politica. Maddaloni non è questa vergogna e lo dimostreremo!”
Per il momento la vicenda sembra conclusa, con gli strascichi psicologici dei vari soggetti coinvolti e le anime da curare. Attendiamo di conoscere se, anche altri soggetti coinvolti, dovranno rispondere per le loro responsabilità.
Immagine dal web.
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