Teleradio-News ♥ mai spam o pubblicità molesta

'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

Teleradio-News ♥ mai spam o pubblicità molesta
AttualitàCaserta e SannioCronacaDalla Campania

CAMORRA E AFFARI: IL DIRIGENTE COMUNALE ACCUSATO DI COLLUSIONE CON IL CLAN DEI CASALESI

Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!

Nel processo sulle infiltrazioni del clan dei Casalesi nel settore dei parcheggi a Caserta, emergono nuove e scottanti rivelazioni. Il collaboratore di giustizia Francesco Zagaria, ha gettato luce sulle dinamiche di potere e corruzione che coinvolgono figure di spicco della criminalità organizzata e della pubblica amministrazione. Durante un’udienza presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Zagaria ha dichiarato che Francesco Biondi, attuale dirigente del Comune di Caserta, aveva un ruolo cruciale negli affari del clan. Secondo il pentito, <<Biondi aveva più potere del sindaco Carlo Marino>> mantenendo i Casalesi informati sulle attività dei parcheggi, in particolare quelli di via San Carlo e dell’ospedale civile di Caserta.

 

Il Ruolo dell’Ingegnere Biondi e del Sindaco Marino

Francesco Zagaria ha affermato che l’ingegnere Biondi fungeva da vero e proprio referente del clan nel settore dei parcheggi, un’area molto redditizia per la criminalità organizzata. Le informazioni che forniva ai membri del clan arrivavano tramite incontri che avvenivano regolarmente nel parcheggio sotterraneo della Reggia di Caserta, dove Biondi lasciava la sua auto ogni mattina. <<Lì ci incontravamo con Franco Sparaco e discutevamo principalmente dei parcheggi>> ha aggiunto Francesco Zagaria.

Il pentito ha anche citato il sindaco di Caserta, Carlo Marino, accusandolo di aver chiesto appoggi elettorali al clan. Queste dichiarazioni mettono in luce un presunto legame tra politica e criminalità organizzata, in cui il clan dei Casalesi, capeggiato dal boss Michele Zagaria, avrebbe influenzato la gestione di risorse pubbliche come i parcheggi.

 

Il Sistema di Riciclaggio del Clan

Oltre alla corruzione e all’infiltrazione nel settore dei parcheggi, Zagaria ha descritto un elaborato sistema di riciclaggio di denaro sporco orchestrato dal clan. Un ruolo chiave in questo sistema lo avrebbe avuto Michele Patrizio Sagliocchi, imprenditore e coimputato, che avrebbe fatto da intermediario tra il clan e altri imprenditori. Secondo Ciccio ‘e Brezza, Massimiliano Caterino era il tramite tra il boss Michele Zagaria e Sagliocchi, il quale si occupava del cambio assegni. Questo meccanismo permetteva al clan di “ripulire” denaro sporco attraverso piccoli importi frazionati, per un totale di circa 13mila euro. Il vantaggio per gli imprenditori coinvolti era l’opportunità di fare affari con il potente clan dei Casalesi.

 

L’Inchiesta e i Protagonisti

L’indagine, condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli, ha portato a processo diversi personaggi accusati di reati gravi come associazione a delinquere con l’aggravante della mafiosità, corruzione, autoriciclaggio, falso ideologico e trasferimento fraudolento di valori. Tra gli imputati figurano Michele Zagaria, Michele Patrizio Sagliocchi, l’architetto Carmine Domenico Nocera, Gaetano Riccardi (nipote di Sagliocchi), Fabio Fontana e Teresa Capaldo.

Durante l’udienza, il collegio difensivo, composto da noti avvocati del foro partenopeo come Giovanni Cantelli, Giuseppe Stellato, e molti altri, ha cercato di contrastare le accuse mosse dalla DDA. Il Comune di Caserta, rappresentato dall’avvocato Lidia Gallo, si è costituito parte civile nel processo, a dimostrazione della volontà dell’ente di dissociarsi da tali atti e cercare giustizia.

 

Le Prossime Fasi del Processo

La prossima udienza è attesa per la fine di ottobre, quando verranno ascoltati altri testimoni chiave, tra cui Nicola Schiavone, figlio del boss Francesco Schiavone, alias Sandokan, e alcuni esecutori materiali dei lavori al parcheggio di via San Carlo. Inoltre, è stata richiesta la testimonianza di Franco Sparaco e Antonio Zagaria, quest’ultimo fratello di Michele Zagaria, per fare ulteriore luce sui legami tra la criminalità organizzata e gli affari locali.

Le dichiarazioni di Francesco Zagaria rappresentano un tassello fondamentale per ricostruire l’influenza pervasiva del clan dei Casalesi nei settori strategici dell’economia casertana, confermando come la camorra abbia saputo radicarsi anche in ambiti apparentemente lontani dalla criminalità, come la gestione dei parcheggi.

 

 

L’articolo CAMORRA E AFFARI: IL DIRIGENTE COMUNALE ACCUSATO DI COLLUSIONE CON IL CLAN DEI CASALESI proviene da BelvedereNews.

(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!

Teleradio News

tel. (+39) 0823 862832; 333 148 1414 - 393 2714042 - 334 539 2935; mail to: info@tr-news.it - info@teleradio-news.it - http://teleradionews.info - web: www.tr-news.it - htps://www.teleradio-news.it e vari siti web collegati