S. Felice a Cancello. Femminicidio: 24enne uccisa dal marito davanti ai bambini senza apparenti motivi
Un femminicidio senza un apparente motivo ha sconvolto la comunità di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta. Lulzim Toci, 30 anni, ha confessato di aver strangolato la moglie Eleonora, 24 anni, nella loro casa di via Caravaggio.
L’omicidio, avvenuto nella camera da letto della coppia, è stato commesso alla presenza dei loro due figli, di 6 e 4 anni.
La vicenda, ancora senza un movente chiaro, ha lasciato sgomenti i familiari, i vicini e le autorità che stanno indagando.
La tragica scoperta
Il primo allarme è arrivato dalla zia di Eleonora, che aveva provato a contattarla in videochiamata. È stato il nipote di sei anni a rispondere, mostrando il corpo della madre senza vita sul letto. La donna, scioccata, ha immediatamente avvisato i carabinieri, che si sono recati sul luogo del delitto. Lulzim, che li attendeva all’ingresso dell’abitazione, è stato portato in caserma per l’interrogatorio, dove ha ammesso l’omicidio ma senza riuscire a fornire un motivo chiaro.
L’interrogatorio e l’assenza di un movente
Durante l’interrogatorio, condotto dal pubblico ministero e dai militari della compagnia di Maddaloni, Lulzim è apparso confuso, incapace di spiegare le ragioni del gesto. Non è stato rilevato alcun segno di una lite precedente o di tensioni tra i due coniugi, come confermato anche dalle testimonianze dei vicini. Tuttavia, è emerso che l’uomo non capisce bene l’italiano, rendendo necessario l’intervento di un interprete. Nonostante ciò, ha continuato a non ricordare nulla di concreto riguardo all’accaduto.
La ricostruzione dei fatti
Le indagini stanno cercando di chiarire cosa sia successo nelle ore precedenti e successive all’omicidio. Secondo le testimonianze dei familiari, Lulzim si era recato a casa del fratello dopo il delitto, chiedendo alla cognata di accompagnarlo in ospedale. La donna, insospettita dal suo comportamento, ha tentato di contattare Eleonora tramite videochiamata, scoprendo così la tragedia. Poco dopo, alcuni testimoni hanno riferito di aver visto Lulzim in piazza a San Felice, con uno sguardo assente, ancora sotto shock per quanto accaduto.
L’autopsia e le indagini in corso
Il corpo di Eleonora è stato trasferito all’istituto di medicina legale del nosocomio casertano per l’autopsia, che dovrà confermare la causa esatta della morte. Dalle prime analisi sembra che la giovane sia stata strangolata a mani nude, ma saranno necessari ulteriori accertamenti per chiarire i dettagli.
Nel frattempo, gli inquirenti continuano a indagare su possibili motivazioni. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha confermato che al momento non ci sono prove di conflitti coniugali o di segnali di una separazione imminente. Il capitano Federico Arrigo ha dichiarato che non ci sono mai state denunce di violenza domestica o segnalazioni da parte dei vicini. “Non c’era nulla che potesse far presagire una tragedia di questo tipo”, ha affermato il comandante della compagnia di Maddaloni.
Una possibile pista dalla depressione
Una nuova pista sembra emergere dall’Albania, il paese d’origine della coppia. Una persona vicina alla famiglia ha rivelato che Lulzim soffriva di depressione. Nei giorni precedenti l’omicidio, l’uomo si sarebbe recato in ospedale e avrebbe mostrato segni di malessere. Il giorno prima del delitto non si era presentato al lavoro, ma aveva comunque svolto normali attività quotidiane con la moglie, come fare la spesa. Tuttavia, questa stessa fonte ha riferito che Lulzim sembrava essersi ripreso, confidando di sentirsi meglio e pronto a tornare al lavoro. “È accaduto per colpa della depressione”, ha rivelato l’amico.
E la cosa fa anche abbastanza ridere perché la carta dell’infermità mentale in Italia ha sempre funzionato, quasi hanno pena di questi “assassini stressati” dalle proprie compagne, la depressione, da sola, non porta generalmente a compiere omicidi. Solitamente, la depressione induce autolesionismo, non violenza verso altri.
La valutazione professionale è cruciale per comprendere il ruolo della malattia mentale in tali episodi. E in questo caso la valutazione professionale se sarà fatta da un uomo sicuramente si giocherà nel processo la pedina dello stress e vittimismo che di solito si gioca in Italia.
Il caso di Eleonora è ancora aperto e le indagini proseguono per chiarire le reali dinamiche e motivazioni dell’omicidio. Il tragico evento ha scosso profondamente non solo la comunità locale ma anche quanti conoscevano la coppia.
Il tema della depressione e del disagio mentale viene spesso usato come possibile spiegazione per atti di violenza, ma questo non può e non deve essere una giustificazione. Questo approccio finisce per sminuire la gravità dei delitti e diluire le condanne. È inaccettabile che il sistema continui a cercare scappatoie legali invece di applicare pene severe e definitive.
(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)