S. Salvatore Telesino (BN). Trattoria- Pizzeria ‘da Cesira’: eccellenza campana e regina della pizza
Arrivo con dei parenti a San Salvatore Telesino, un piccolo comune in provincia di Benevento e ci rechiamo in via Pugliano 34, alla Trattoria Pizzeria da Cesira, di cui si parla un gran bene.
Ma io riguardo alla pizza ho la puzza sotto il naso, sono esigente. Chissà se il giovane Francesco Pio Comune, diciannovenne figlio di Cesira, sarà all’altezza delle mie aspettative.
Entriamo e un giovane con aspetto serio, professionale, è all’opera davanti al forno. Con precisione quasi maniacale prepara le sue pizze, le inforna, le rigira guardandole come se fossero fiori. Mi colpisce.
È lui, è Francesco che, noncurante dei nuovi arrivati, continua nel suo lavoro attento e paziente. Poi sforna una pizza. Profumo notevole, cotta ma non bruciata, di aspetto che lascia ben sperare. Ma sarà buona?
Per me la pizza fondamentalmente è Margherita. Il sapore dell’impasto, la cottura, il profumo del pomodoro e il fiordilatte che fila ma non lascia liquido sono i punti cui pongo la prima attenzione.
Ne ordino una. Quando arriva bella e fumante ne taglio una fetta, la chiudo a portafoglio e la mangio con le mani.
Un tripudio di profumi e sapori conquista i miei sensi. Il fiordilatte che fila, il pomodoro in giusta quantità, l’olio evo mi rapiscono. La mangio tutta.
La Margherita è da 10 e lode.
Francesco Pio Comune è all’altezza dei tanti premi che ha già conquistato nelle rassegne specialistiche italiane.
Vado a parlarci. Trovo un giovane empatico, simpatico e cortese che mi parla degli ingredienti che usa, della cura con cui prepara personalmente la pasta e la lascia lievitare, della temperatura del forno: così giovane e già così esperto. Bravissimo.
Mi prepara la pizza che ha dedicato alla madre, a Cesira, la assaggio e di nuovo i sensi mi vanno in visibilio: oltre alla bravura anche la creatività. Scelte azzeccate di ingredienti che tra l’altro sulla pizza sembrano un quadro perché per Francesco, e ha ragione, anche l’occhio vuole la sua parte.
Quando pensavo ormai di aver scoperto tutto, arriva Cesira, la titolare che si occupa della cucina e mi porta un piatto di bucatini con le lumache.
Io adoro le lumache da quando mio nonno, oltre mezzo secolo fa, le raccoglieva e le serviva al sugo. Con la pasta non le avevo mai mangiate.
Quelle di Cesira sono certificate ma, soprattutto, buonissime. Il sapore, il profumo e il colore del pomodoro, quelle lumache cotte nel sugo e il bucatini al dente mi provocano una nuova emozione gustativa: le papille sono in festa. Che spettacolo.
Sfogliando il menù scopro tante altre prelibatezze ma ormai sono soddisfatto, pieno e felice. Ma ci ritornerò.
La trattoria pizzeria da Cesira è ormai in cima alla lista di quelle che da buongustaio consiglio. Un posto dove mangi veramente bene con una cucina genuina e di qualità.
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