BADANTE “GIUSTIZIERE” SI COSTITUISCE E CONFESSA QUATTRO OMICIDI
Mario Eutizia, 48 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla minore difesa dopo aver confessato di aver ucciso quattro anziani di cui si prendeva cura, somministrando loro un mix letale di farmaci. “Ho ucciso quattro persone, fermatemi. Io li volevo solo aiutare”, ha dichiarato Eutizia ai carabinieri di Caserta, dove si è recato spontaneamente per costituirsi. La confessione dell’uomo ha dato avvio immediato alle indagini da parte degli inquirenti.
Eutizia ha spiegato agli investigatori di essere un badante a domicilio che si spostava in lungo e in largo per l’Italia con l’intento di “aiutare” coloro di cui si prendeva cura. Nella sua confessione, ha dichiarato di aver somministrato una dose massiccia di farmaci sedativi e antidolorifici a quattro anziani, provocandone la morte. I primi omicidi risalirebbero al 2014 a Latina, mentre gli ultimi due sarebbero avvenuti rispettivamente nel dicembre 2023 a Casoria, dove la vittima è stata Luigi Di Marzo, 88 anni, e nel marzo 2024 a Vibonati, dove è deceduto Gerardo Chintemi, 95 anni.
Nel suo racconto, Eutizia ha affermato di aver agito per “empatia”, sostenendo di voler alleviare le sofferenze degli anziani malati. “Sapevo bene come far passare quelle morti come conseguenza naturale dell’evolversi della malattia di cui i miei pazienti erano affetti”, ha detto agli inquirenti, aggiungendo che il suo scopo era quello di “aiutarli perché soffrivano troppo e solo lui era in grado di dar loro la pace che meritavano”.
Le indagini condotte dai carabinieri hanno già trovato riscontri nei casi delle ultime due morti, che sembrano confermare il racconto di Eutizia. Sulla base delle prove raccolte, il sostituto procuratore Annalisa Imparato del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto l’arresto dell’uomo con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla minorata difesa e dalla premeditazione. In un colloquio con il magistrato, Eutizia ha espresso il desiderio di essere fermato, affermando: “La coscienza mi è venuta a far visita, non voglio più uccidere”.
Mario Eutizia è stato trasferito al carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria. È assistito dagli avvocati Antonio Daniele e Gennaro Romano. Gli accertamenti svolti dai carabinieri al momento della sua autodenuncia hanno rivelato che l’uomo ha numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, tra cui truffa, furto e danneggiamento. È stato inoltre denunciato per il furto dell’auto di uno degli anziani di cui ha confessato l’omicidio, avvenuto dopo la morte di quest’ultimo.
La vicenda ha sollevato numerosi interrogativi e preoccupazioni sulla sicurezza e il controllo delle figure professionali che operano a stretto contatto con persone vulnerabili, aprendo un dibattito sulle misure di prevenzione necessarie per evitare il ripetersi di simili tragedie.
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