Teleradio-News ♥ mai spam o pubblicità molesta

'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

Teleradio-News ♥ mai spam o pubblicità molesta
AttualitàCaiazzo & DintorniDalla CampaniaIn EvidenzaTempo libero, sport, cultura, fede, salute, curiosità, eccetera.

‘Cucuzzo migliaruolo’ patrimonio dell’umanità: lo storico alla riscoperta degli antichi sapori

Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!

Quando scrivo di cibi e ricette non lo faccio per mostrare ciò che sto mangiando ma per fare storia.

Già. Chi pensa che la storia sia fatta solo di battaglie, imperatori, generali, non ha capito gran che.

La storia è soprattutto nelle piccole cose.

I generali si trovano nei libri da sempre ma di tante cose ormai scomparse o quasi non si hanno più tracce.

Provate ad esempio a cercare sul web, che oggi contiene tutto lo scibile (secondo alcuni) “‘u cucuzzo migliaruolo”. Cercate di capire a quale categoria appartiene. Credetemi: è un’ impresa.

Perché vi parlo del “cucuzzo migliaruolo” che alcuni ancora da noi coltivano per uso domestico?

Perché è un prodotto tipico della nostra terra che andrebbe valorizzato.

Ma andiamo con ordine. Le zucchine hanno una storia antica che risale a migliaia di anni fa. Originarie dell’America Centrale e del Sud, furono coltivate e consumate dai popoli indigeni come gli Aztechi e i Maya.

Con l’arrivo dei conquistadores spagnoli, nel XVI secolo le zucchine furono introdotte in Europa, diffondendosi rapidamente in tutto il continente.

Dopo lunghe ricerche ho capito che ‘u cucuzzo migliaruolo è lo zucchino striato di Napoli o di San Pasquale. Con ciclo precoce, è adatto per la coltivazione in pieno campo. È una pianta di buona vigoria ed elevata produttività.

Il frutto è lungo, cilindrico, lievemente constoluto, di colorazione verde con striature più chiare. L’epoca di coltivazione varia dalla primavera all’autunno, in questo periodo è possibile eseguire più cicli di coltivazione; può essere coltivato sia in pieno campo sia in tunnel o serra, il sesto d’impianto è di un metro tra le file e uno sulla fila, con un numero di piante a ettaro di circa 10.000, anche se tradizionalmente si trapiantava nella seconda decade di maggio.

Sembra che il nome San Pasquale sia legato proprio all’epoca di trapianto tradizionale, che avveniva a metà maggio, in particolare il 17 maggio giorno in cui si celebra San Pasquale Baylon, (religioso spagnolo del ‘500) che è anche considerato protettore dei cuochi e pasticcieri.

Ne ho trovato un al mercato, dopo tanto tempo, lungo 42 entimetri di diametro 8 centimetri. È tenerissimo.

Come cucinarlo? Come facevano gli antichi: zuppa di cucuzzo e patane. Ho preparato un soffritto di cipolla, aglio, carote e sedano tagliati grossolanamente perché devono essere riconoscibili al gusto.

Poi ho aggiunto pomodoro e prezzemolo, un po’ d’acqua, a seguire patate e infine lo zucchino, il basilico ed ho aggiustato di sale.

Il gusto? E che vu ddic’ a fa! Patrimonio dell’umanità da preservare e promuovere. Buon appetito.

(Michele Russo – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!

Teleradio News

tel. (+39) 0823 862832; 333 148 1414 - 393 2714042 - 334 539 2935; mail to: info@tr-news.it - info@teleradio-news.it - http://teleradionews.info - web: www.tr-news.it - htps://www.teleradio-news.it e vari siti web collegati