Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato un aggiornamento nel curriculum scolastico italiano di rilievo: una nuova visione dell’educazione civica. Questa iniziativa, contenuta nelle Nuove Linee Guida del Ministero, mira a rafforzare l’insegnamento di alcuni valori, come il senso di appartenenza alla Patria, i valori della Costituzione, la lotta all’illegalità. Come ricorda lo stesso Valditara, la legge del 2019 già prevede l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole, ma l’attuale amministrazione ha deciso di superare le linee guida precedenti, stabilite dalla passata ministra Azzolina, per introdurre un approccio che valorizzi maggiormente i principi costituzionali. «L’importanza di educare i giovani alla consapevolezza di appartenere a una comunità nazionale con una storia e valori specifici è fondamentale», ha dichiarato Valditara al Messaggero. «Il patriottismo è stato trascurato negli ultimi decenni per un pregiudizio ideologico. Non è nazionalismo, è consapevolezza di chi siamo oggi e del nostro passato, per costruire un futuro comune». Il tutto si traduce in 33 ore all’anno di educazione civica trasversali alle varie discipline ed è previsto un voto come per le altre materie.

«Bullismo? Responsabilità individuale, non sociale»

Una parte cruciale del nuovo programma è il contrasto al bullismo, che, sottolinea Valditara, deve essere affrontato prima nelle famiglie e poi nelle scuole. «Il bullismo va contrastato responsabilizzando gli studenti, attraverso il voto di condotta e insegnando il rispetto verso ogni persona, le regole e i beni pubblici e privati», ha sottolineato il ministro a colloquio con Mario Ajello. Valditara ha ribadito poi l’importanza di promuovere la responsabilità individuale piuttosto che quella sociale. «Per esempio, se il bullo aggredisce un insegnante o molesta un compagno di classe, questi atteggiamenti non sono colpa della società ma c’è una responsabilità individuale».

Si torna indietro?

Sollecitato sl fatto che patria, doveri, responsabilità rischi di voler riportare la scuola a un impianto conservatore, Valditara replica: «Ci sono i diritti e accanto ai diritti anche i doveri. Senza i doveri, i diritti non riescono ad essere effettivi. Noi non facciamo operazioni di tipo ideologico». Insomma, per Valditara il nuovo approccio mira a costruire una scuola “costituzionale” nella sua integrità. L’educazione civica include poi temi come la tutela ambientale, il rispetto delle donne, l’uso consapevole delle nuove tecnologie, l’educazione alimentare, stradale e finanziaria, e l’importanza dello sport. «Vogliamo infondere una cultura della legalità a 360 gradi, contrastando non solo la criminalità politica ed economica, ma anche quella che minaccia la sicurezza quotidiana del cittadino», ha affermato il ministro.

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