SE NON CI FOSSERO MAGISTRATI E FORZE DELL’ORDINE ( FINANZA,CARABINIERI,POLIZIA) CON LE PALLE, L’ITALIA SAREBBE AFFONDATA DA TEMPO NELLA PUTREDINE/
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SE NON CI FOSSERO MAGISTRATI E FORZE DELL’ORDINE (FINANZA,CARABINIERI,POLIZIA) CON LE PALLE, L’ITALIA SAREBBE AFFONDATA DA TEMPO NELLA PUTREDINE/
MIA MOGLIE HA DELLE DOTI DI FISIOGNOMICA.RIESCE A STABILIRE DALL’ESPRESSIONE DEL VISO LA QUALITA’ DI “INCALLATO” E QUINDI DI “TRUFFATORE” DEL SOGGETTO. LO HA DETTO SUBITO PER TOTI E OGGI PER BRUGNARO, I DUE DOGI DELLE REPUBBLICHE MARINARE DI GENOVA E VENEZIA.
DEL RESTO Lombroso associa, fisiognomicamente, la presenza di tratti atavici all’aggressività, all’eccessiva vicinanza alla comune origine selvatica ed alla capacità delinquenziale, giungendo alla conclusione che si possa rilevare la predisposizione al crimine degli individui attraverso lo studio delle loro caratteristiche.
Nota: il titolo è del nostro direttore il pezzo è ripreso da il Fatto Quotidiano
TERREMOTO IN LAGUNA
Tutti gli uomini di Brugnaro: “Così piazzò i suoi in Comune”
L’INCHIESTA A VENEZIA – La rete ricostruita in un’informativa della Finanza. I pm: “I manager delle aziende scelti per ruoli istituzionali e partecipate”
DI VALERIA PACELLI E GIUSEPPE PIETROBELLI
21 LUGLIO 2024
Tutti gli uomini del sindaco Luigi Brugnaro: nel gruppo privato e nell’amministrazione del Comune di Venezia. È la rete che i magistrati veneziani ricostruiscono nella richiesta di misura cautelare, sfociata nell’arresto dell’ormai ex assessore Renato Boraso. In questa indagine Brugnaro è indagato, ma per vicende diverse, per concorso in corruzione e non è destinatario di alcuna richiesta di misura cautelare. Nel loro documento i pm fanno dunque riferimento a un’informativa della Finanza, dove vengono elencati coloro che “hanno svolto o svolgono l’incarico di amministratori delle società appartenenti al reticolo controllato dalla Luigi Brugnaro Holding spa”: “Diversi di loro – scrivono i pm – sono stati nominati a stretti collaboratori del sindaco o altissimi dirigenti comunali o delle società partecipate”.
La finanza elenca quelli che ritiene “i casi più importanti”. Tra questi cita: Morris Ceron (indagato) “legale rappresentante da settembre 2019 dell’associazione elettorale ‘Un’impresa comune’” e “soprattutto, ‘segretario particolare’ dal 2010 al 2015 del Presidente di Umana Holding Spa, Luigi Brugnaro”. Dopo l’elezione a sindaco di quest’ultimo nel 2015 Ceron è diventato “capo di gabinetto del Sindaco”, poi “Direttore generale del Comune da marzo 2021”. Nel contempo Ceron ha mantenuto un rapporto di “dipendenza” con “società del Brugnato”: è stato “dipendente della Società Sportiva Reyer Venezia Mestre Srl da luglio 2009 a febbraio 2021”.
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C’è poi Derek Donadini (indagato) che da maggio 2014 a giugno 2019 è stato “amministratore del ‘Consorzio Produzione e Sviluppo Nord est, costituito da Brugnaro il 16 dicembre 2004”. Donadini dal 2015 è vice capo di gabinetto del sindaco. Tuttavia, continuano i pm, “è rimasto dipendente della ‘Umana Spa’ dal 2008, quantomeno fino al 28 febbraio 2022”.
Ancora. Paolo Bettio (estraneo all’inchiesta) “collaboratore storico del Brugnaro sin dal 1993 e amministratore unico di società del gruppo Brugnaro come la Everap spa e la Attiva spa”: dopo l’elezione del 2015 Brugnaro lo ha “nominato (…) amministratore unico della società pubblica ‘Venis-Venezia informatica e sistemi spa’ conservandogli comunque le funzioni nelle società del ‘Gruppo Lb Holding’”. C’è poi Luca Zuin (anche lui estraneo all’inchiesta): “Assunto da maggio 2015 presso la Umana Spa con contratto a tempo indeterminato è stato poi assunto dal Comune di Venezia, dal 31 luglio 2015 (…) quale Collaboratore Responsabile attuazione del programma del Sindaco”. Infine nell’elenco la Finanza cita Barbara Casarin (estranea all’indagine) “collaboratrice, dal 2016 al 2021, della ‘Asd minibasket Reyer”: “Barbara Casarin è stata eletta consigliere comunale nella lista Brugnaro” nel 2015 e rieletta nel 2020.
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Secondo i pm però Brugnaro non ha mancato di nominare “persone di fiducia” nel blind trust creato nel 2014. “Costoro – scrivono i pm – rivestono e/o hanno rivestito ruoli di vertice nelle società facenti parte del gruppo sopracitato o prestano attività di consulenza per le società del gruppo”. Nessuno dei due è indagato: i pm citano Giampaolo Pizzato e Federico Bertoldi, il primo ha “iniziato a percepire redditi dalla società Umana Spa” dal 2006, il secondo “dal 2012”.
Non è invece indicato nell’organigramma, ma per i pm ha avuto un ruolo nelle faccende comunali anche l’assessore Renato Boraso. In realtà sembra giocare in proprio, è in consiglio comunale da quasi trent’anni, in giunta dal 2015.
Ma al di là delle nomine, il problema per i magistrati sono le figure apicali del comune, tanto che descrivono la gestione amministrativa degli ultimi 7 anni con “ripetuti conflitti di interesse riguardanti le figure più elevate dell’amministrazione” quali il sindaco, il capo e il vice capo di gabinetto. Per i pm a volte chi sapeva si girava dall’altra parte: “Le condotte illecite (…) o di interferenza sulle procedure amministrative sono avvenute senza nessuna reazione e opposizione da parte dei funzionari che gestivano le pratiche. Se ne desume che per molti appartenenti alla macchina amministrativa questi comportamenti illeciti – posti in essere da assessori o alti dirigenti – costituiscono prassi consolidata e accettabile come metodo ‘normale’ di risoluzione degli affari”.
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FONTE:
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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