Caserta, “non pensare all’elefante” o come oscurare la grave crisi della macchina comunale
George Lakoff, linguista cognitivo di fama mondiale e professore a Berkeley, ha dedicato la sua carriera a svelare i meccanismi nascosti del linguaggio e il loro impatto sul nostro pensiero, sulle nostre azioni e sulla società in generale. Una delle sue teorie più apprezzate è quella del “non pensare all’elefante”, una strategia di framing che manipola il discorso pubblico influenzando il dibattito pubblico e indirizzando l’attenzione su specifici temi a svantaggio di altri altrettanto importanti, se non piú importanti. Nella comunicazione politica e nei media si ottiene un controllo del discorso pubblico, influenzando la percezione della realtà da parte delle persone.
Ora la strategia del “non pensare all’elefante” sembra funzionare brillantemente in una città come Caserta dove un vero ciclone si e’ abbattuto sull’amministrazione comunale, su gangli vitali nella gestione delle risorse pubbliche come un assessorato ai lavori pubblici con annesso ufficio tecnico, ma tutto sembra essere oscurato (“non pensare all’elefante) evitando deliberatamente di citare argomenti scomodi o verità scomode, utilizzando diversificate strategie. L’elefante del terremoto giudiziario, da cui sono stati travolti funzionari e uomini di governo della giunta casertana, rimane nella stanza ma viene reso invisibile al pubblico, che viene reindirizzato verso altri temi considerati più “tranquilli”. E così all’ultimo question time nella casa comunale accade che vengono rigettate dal governo amputato della città, con varie argomentazioni, le interrogazioni dei consiglieri comunali di opposizione Aspromonte e Santonastaso sugli affidamenti e la trasparenza degli esiti di gara (era ora…….), ma maggioranza e opposizione si concentrano poi a trattare temi come il progetto Sai e la Carta “dedicata a te” o il terminal bus all’Iperion, che rivestono la loro importanza ma appaiono risibili al confronto con la falla che si è aperta nella gestione della città in una struttura vitale della macchina comunale, atta al coordinamento di tutti gli interventi di costruzione di opere pubbliche e di pianificazione edilizia per un ammontare di svariati milioni di euro, dalla Rigenerazione urbana ai programmi Pinqua o Futura, fino al bollente capitolo dei project financing spalmati su decenni di gestione da parte dell’operatore economico come quello del restyling del cimitero. D’altra parte il sindaco Marino, congiuntamente con l’assessore Marzo agli arresti domiciliari, aveva definito il 2024 l’anno dei cantieri……
Dobbiamo imparare a riconoscere l’elefante nella stanza, anche se tutto concorre a farcelo ignorare con la trappola di un linguaggio intriso di sola retorica.
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