A cura di Lara Crinò, 19 maggio 2024
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Quanto ci assomigli, Paperino
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È pigro, irascibile, talvolta meschino, vestito con un’improbabile casacca da marinaio. Rispetto a Topolino (“intelligente, rapido nelle conclusioni, capace di risolvere parecchi problemi suoi e di altri”) Paperino, diciamocelo, è una frana. Certo nel tempo non è migliorato, e tuttavia ora che compie 90 anni possiamo ammetterlo: “La sfortuna e l’irascibilità di Paperino ci piacciono”. Così scrive Francesco Piccolo sulla copertina di Robinson oggi in edicola con Repubblica: una copertina tutta disegnata, per rendere omaggio a un mito del fumetto che non invecchia mai. Lo facciamo, appunto, con l’ironia di Francesco Piccolo e con un’intervista di Claudia Morgoglione a Roberto Santillo, direttore creativo Disney, che ci racconta come nacque il papero più amato e ci rivela che Walt Disney chiamava Donald Duck il “tipo problematico”. E del resto non ci sentiamo qualche volta tutti così? Nelle pagine successive, come sempre, le recensioni delle novità in libreria, l’autore da riscoprire a grande richiesta dei lettori (Fosco Maraini in un ritratto di Paolo Di Paolo) e le vostre lettere. Continuate a scriverci a robinson@repubblica.it e seguiteci su Instagram (@robinson_repubblica), X (@Robinson_Rep) e TikTok (@robinsonrepubblica).
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Paperino o Topolino? La sfida è anche social. I ragazzi e le ragazze di TikTok si sono riuniti in team e si sono sfidati. Chi ha vinto la competizione 2.0? Il topo saggio o il papero imbranato? Scopritelo sul nuovo numero! Certo è che se Topolino si conferma un grande amico, Paperino è lo specchio che ci restituisce l’immagine più sincera: leggete le recensioni dei creator. Nelle nostre pagine, spazio anche per il nuovo libro di Robinson: Heart Bones di Colleen Hoover. Come ci raccontano le nostre inviate social, Camilla Cardarelli e Giulia Salaccione, ossia @libreriadicami e @laclizia, il nuovo romanzo della scrittrice romance più amata ha conquistato i lettori nella nuova libreria dell’Arena Robinson al Salone del Libro di Torino. Vi aspetta, nell’edizione speciale da collezione, in edicola e su Repubblica Bookshop. Condividete sui social le vostre foto con il libro e taggate @robinsonrepubblica!.
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Alcuni hippies fotografati da Ted Streshinsky, uno dei reporter che documentò
la celebre Summer of Love di San Francisco nel 1967
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Questa settimana nelle pagine dedicate alle Letture troverete un reportage di Brendal Borrell (giornalista del New York Times) su un tema molto dibattuto: il rapporto tra le sostanze psicotrope e la cura di alcuni disturbi dell’umore. Per raccontare a che punto è la ricerca e quali sono i dubbi della scienza, Borrell fa il ritratto di Roland Griffiths: morto nel 2023, il celebre neuroscienziato e psicofarmacologo ha studiato gli effetti degli allucinogeni su ansia e depressione. Ma c’è chi oggi lo contesta: è stato uno scienziato o un guru?
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Libri per ragazze e ragazzi
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Isabel Allende con la sua cagnolina, protagonista di Perla la cagnolina magica (Feltrinelli)
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Un elogio del potere della scrittura, della bellezza della lettura e dello stile letterario che frequenta da sempre: il realismo magico. In occasione dell’uscita di un volume illustrato per bambini, che racconta in chiave fantastica le avventure della sua cagnolina Perla, la grande Isabel Allende si confessa sulle pagine per ragazze e ragazzi. Via Zoom da San Francisco, in dialogo con la nostra Ilaria Zaffino, racconta la sua infanzia, il rapporto con i nipoti, le fonti d’ispirazione, i libri che ama di più: in cima alla lista c’è Le mille e una notte.
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Paul Cézanne, Le Vase bleu, olio su tela, 1889-1890
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Due caratteri difformi, due modi di fare pittura distanti, due provinciali (l’uno di Limoges, l’altro di Aix- en-Provence) più o meno coetanei. Proprio per le differenze e prossimità in anni maturi, il “cartesiano” Cézanne e il solare, gioioso Renoir sono i prescelti al Palazzo Reale di Milano per la doppia esposizione, avvincente e meditata, che celebra in Italia i 150 anni dalla nascita dell’Impressionismo. Cézanne/Renoir. Capolavori dal Musée de l’Orangerie e dal Musée d’Orsay (fino al 30 giugno), curata da Cécile Girardeau, conservatrice dell’Orangerie di Parigi, e dallo storico dell’arte Stefano Zuffi. Per indagare il periodo dagli anni ’70 dell’800 ai primi del 1900, attraverso 52 dipinti, provenienti dalla collezione dell’amico e mercante Paul Guillaume (donata dalla moglie all’Orangerie). Fiorella Minervino ha visto la mostra per Robinson.
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Una tavola da Diario (Tunué) di Fabrice Neaud
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Grande autore del fumetto francese, Fabrice Neaud con il suo Diario, proposto per la prima volta in formato integrale in Italia, racconta la difficoltà di essere gay in un piccolo paese e poi nella vita di tutti i giorni. Intervistato da Valerio Bindi, capovolge il punto di vista da cui guardare alla sua opera, importante per la cultura LGBTQ+ e non solo.
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Il set acustico dei Baustelle
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Intimi e sexy: sono i Baustelle 2.0. Dopo cinque anni di progetti solisti e avventure varie, ci hanno preso gusto: alla fine di un tour teatrale in cui si sono messi a nudo, in un clima tra Twin Peaks e Velvet Underground, hanno raccontato a Luca Valtorta, inviato dal backstage nella serata finale del tour a Torino, il loro presente, il loro passato e il loro futuro. Il lato A, il lato B e…
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Una volta si diceva che siamo quello che mangiamo. Adesso è vero il contrario. Siamo quello che non mangiamo. Vegetariani, vegani, lattofobi, crudisti, no gluten, fruttariani. I cittadini globali si dividono in tribù alimentari, sempre più numerose e integraliste. È questo il tema dei Dialoghi di Pistoia, cui dedichiamo l’apertura delle pagine Festival: l’antropologo Marino Niola ci anticipa il suo intervento alla kermesse (24-26 maggio). Un focus lo dedichiamo anche a èStoria di Gorizia, giunto alla ventesima edizione, con un articolo sulla Russia del giornalista e storico Martin Sixsmith, già corrispondente per la Bbc da Mosca, Washington e Bruxelles ed ex capo della Comunicazione per il governo Blair. Infine, come sempre, le segnalazioni degli appuntamenti culturali in tutta l’Italia.
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Fabio Vacchi in un disegno di Riccardo Mannelli
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Questa settimana, per Straparlando, Antonio Gnoli ha incontrato Fabio Vacchi. Bolognese, cuoco e gourmet, il compositore di Girontondo e Jeanne Dark spiega il rapporto tra invenzione e Storia e tra note e piacere dell’ascolto. E critica quella musica che rifiuta il piacere dell’ascolto. Perché, dice, “alla base di un brano riuscito c’è l’empatia. E l’elaborazione del patrimonio musicale”.
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