Madeira, pur col suo nome dal sapore fortemente esotico che potrebbe far pensare a spiagge e palme, non ha nulla di tutto questo.
È un’isola quasi interamente circondata da ripide falesie e poche spiagge pietrose, celando però al suo interno un vero tesoro naturalistico: le sue foreste e montagne verdissime le cui cime si elevano ben sopra le nuvole che qui sono spesso presenti a causa del microclima umido locale.
Monti, pianori, vallate e forre profonde caratterizzano tutta l’isola, rendendola una vera meta per gli appassionati del trekking e delle passeggiate nel verde.
I percorsi, dai più facili ai più impegnativi, sono davvero molti ed è praticamente impossibile pensare di farli tutti nel corso di un unico soggiorno sull’isola che, naturalmente, oltre alle camminate offre anche tanto altro.
Consiglieremo quindi alcune tra le passeggiate più classiche e allo stesso tempo imperdibili nel corso di una vacanza sull’isola.
Trekking a Madeira
Ponta de São Lourenço
La Ponta de São Lourenço è una frastagliatissima propaggine di circa sette chilometri e mezzo posta nella parte più orientale dell’isola, con coste a strapiombo, insenature, faraglioni, isolotti e, a differenza del verdissimo paesaggio che caratterizza quasi ogni altro angolo di Madeira, con un paesaggio piuttosto brullo e pietroso, ma terribilmente affascinante per la conformazione di questo particolare promontorio.
L’intero percorso, che non presenta difficoltà di sorta se non un certo impegno fisico per la presenza di diversi dislivelli, richiede circa quattro ore, ma volendo se ne può fare anche solamente un pezzo, godendo comunque di un “assaggio” più che soddisfacente.
Ponta de São Lourenço si trova alcuni chilometri a est dell’aeroporto, oltre il paese di Canical, ed è ben segnalata dai cartelli stradali. Soprattutto nei mesi più caldi è consigliabile portare cappello e crema solare (non ci sono alberi né zone d’ombra) e scarpe adeguate per il trekking, perché in alcuni tratti il sentiero si fa ghiaioso e sdrucciolevole. Magari è una passeggiata da fare in prima mattinata: farà meno caldo e si troverà meno gente.
Lasciata l’auto al parcheggio terminale della strada, il sentiero è ben indicato ed è impossibile sbagliare. Essendo inoltre all’interno di un’area tutelata, il sentiero non va mai abbandonato.
Si parte in discesa, scendendo dal parcheggio lungo un sentiero a gradini che conduce nel cuore del paesaggio: già da qui gli scenari sono indimenticabili, offrendo un grande colpo d’occhio su tutto il promontorio che si allunga nell’oceano. Il percorso continua con una serie di saliscendi.
Dopo circa mezz’ora di cammino si giunge a un bivio: il sentiero a destra conduce a una piccola spiaggia di ciottoli rocciosi, mentre proseguendo dritto si giunge a un suggestivo belvedere che offre vedute struggenti sulla costa orientale della penisola, laddove il contrasto tra il rosso delle rocce e il bianco delle onde lascia senza fiato.
S’incontrano i primi spettacolari faraglioni che tutti i turisti bersagliano con le loro macchine fotografiche, il paesaggio è ovunque maestoso, i “miradouros” si susseguono l’un l’altro fino a raggiungere, dopo circa un’ora la Cais do Sardinha, un tempo casa vacanze privata e oggi centro di accoglienza e punto ristoro e bar.
Qui, dopo essersi rifocillati, ci sono due possibilità: si può proseguire per un altro tratto – molto ripido – fino al Morro do Furado (un pendio che delimita il tratto accessibile della penisola e da cui si godono incredibili panorami sull’Atlantico) oppure si può tornare sui propri passi e riprendere la via del ritorno.
Pico Ruivo
Andare a Madeira e non salire sulla vetta più alta dell’isola, il Pico Ruivo a 1861 metri, sarebbe imperdonabile.
Non solo per il panorama straordinario, ma soprattutto perché la passeggiata è bellissima e davvero quasi alla portata di chiunque, almeno quando la si fa per la via più breve, quella che parte da Achada do Teixeira, a 1592 metri di altitudine, dove si arriva passando da Santana, quindi dalla parte nordorientale dell’isola.
Ad Achada do Teixeira ci sono un grande parcheggio e un punto di ristoro di cui si può approfittare prima di iniziare la salita. Consigliamo, come in ogni percorso di trekking, di usare abbigliamento idoneo.
Il sentiero è quasi tutto lastricato e senza grandi pendenze e generalmente la temperatura è piacevole, ma spesso le nuvole compaiono rapidamente e con esse il freddo. L’intero percorso fino alla vetta è di circa tre chilometri e mezzo con meno di trecento metri di dislivello. Solo il tratto finale è leggermente più impegnativo, ma prima di affrontarlo si può fare sosta al secondo (e ultimo) rifugio per riguadagnare energie.
Si può avere la fortuna di una giornata completamente limpida e, in questo caso, il panorama spazia praticamente su tutta l’isola, ma è altrettanto suggestivo, se non di più, quando, come succede spesso, le vette montane si elevano oltre un “mare” pianeggiante di nuvole. Si ha la sensazione di camminare letteralmente nel cielo, in una sorta di paradiso terrestre senza tempo e senza spazio.
La vetta del Pico Ruivo è pianeggiante e offre due “balconi” naturali da cui scattare immagini dei panorami mozzafiato anche se, a dire il vero, l’intero percorso offre in continuazione bellissimi spunti fotografici.
Vereda do Areeiro
I più volenterosi possono raggiungere il Pico Ruivo anche con il Percorso PR1, detto Vereda do Areeiro, che parte dal Pico do Areeiro.
Va subito precisato che la vetta del Pico do Areeiro si raggiunge comodamente in auto e si può parcheggiare liberamente sotto il rifugio che si trova sulla cima, accanto alla stazione metereologica.
Il percorso è di 5,6 km e ci vogliono circa tre ore e mezza, ma dato che le occasioni per scattare fotografie dei bellissimi panorami che si incontrano man mano sono tante, il consiglio è di calcolarne cinque.
Considerando anche il tempo del ritorno, è imperativo non avviarsi troppo tardi. Inoltre bisogna portare delle torce perché si attraversano alcune gallerie artificiali non illuminate. E, ovviamente, acqua e qualcosa da mangiare.
In alternativa, se si vuole evitare di dover fare il percorso di ritorno, ci si può rivolgere a vari organizzatori turistici a Funchal che vi accompagneranno sulla prima cima e vi preleveranno al parcheggio base del Pico Ruivo.
Partiti dal Pico do Aireiro, dopo circa 1 km di cammino si raggiunge il primo punto panoramico del Ninho da Manta. Da qui lo scenario è travolgente, a precipizio e spettacolare, messo in sicurezza da barriere di protezione. Dopo poche centinaia di metri si cammina sulla cresta di Pedro Rija, che visto da lontano sembra estremamente pericoloso, ma niente paura, anche in questo caso il sentiero è messo in sicurezza.
Dopo altre poche centinaia di metri si raggiunge la vetta Pico a Gato e da qui si procede per il Pico das Torres. Il sentiero è scavato direttamente nel ripido pendio della montagna e continua attraverso la stretta cengia rocciosa e diverse gallerie. Ogni tratto è messo in sicurezza, mediante corrimano e scale artificiali nei punti più critici. Questo sentiero conduce alla fine al rifugio ai piedi del Pico Ruivo già citato nel percorso precedente.
A questo punto, dopo essersi rifocillati, si può decidere: ritornare indietro al Pico do Aireeiro, salire sul Pico Ruivo prima di affrontare la via del ritorno, oppure scendere verso il parcheggio alla base del Pico Ruivo se ci si è accordati per un rientro da lì.
Qualunque cosa si decida di fare, il sentiero PR1 di Madeira è considerato uno dei più spettacolari d’Europa!
Levada das 25 fontes
Si tratta di uno dei percorsi (PR6) turisticamente più amati e popolari, leggermente impegnativo al ritorno perché all’andata è quasi tutto in discesa. La strada che porta al sentiero è nella zona occidentale dell’isola, segnalata su tutti i navigatori, decisamente meno dalla cartellonistica stradale.
Dal parcheggio il primo tratto da percorrere è una stretta strada asfaltata in discesa, lunga circa due chilometri, che porta alla Casa Forestale di Rabacal, un punto di ristoro con bar, piccola cucina, servizi igienici. Qui inizia il percorso vero e proprio lungo il sentiero, anch’esso prevalentemente in discesa salvo pochi punti di risalita.
Il sentiero s’immerge letteralmente in una valle lussureggiante ed è sempre all’ombra. Per buona metà si costeggia una levada, ovvero un canale leggermente sopraelevato che fa parte dei tradizionali sistemi di irrigazione dell’isola.
La passeggiata è un po’ lunga ma assolutamente rilassante e si conclude con una bella sorpresa finale data dalla presenza di una cascata spettacolare, soprattutto nei periodi di piena. Una seconda cascata, la cascata del Risco, si può vedere con una deviazione di circa 800 metri dallo stesso sentiero.
Ovviamente, tutto quanto è stato fatto in discesa va rifatto in salita, ma per fortuna non completamente.
Infatti, quando si ritorna alla Casa Forestale di Rabacal, oltre a riposarsi e rifocillarsi, si può prenotare il bus che risparmia la fatica degli ultimi due chilometri in salita e riporta fino al parcheggio.
Banana Tour
Come ultimo percorso, in realtà una comoda passeggiata in piano, proponiamo un bel banana-tour attraversando una delle tante piantagioni di banani che si trovano sull’isola, soprattutto lungo la costa sudoccidentale.
Molte agenzie turistiche offrono questo percorso, inclusa una parte didattica, a pagamento, ma una passeggiata tra le piantagioni si può fare del tutto gratuitamente cercando la “Banana Route” e, in particolare la Verena da Ladeira (RB1), la Vereda do Nateiro (RB2) o la Vereda da Vargem (RB3), tra di loro vicine e molto simili, per cui basta sceglierne una a caso.
Anche in questo caso spesso si costeggia una Levada, cioè un canale di irrigazione, e si passeggia all’interno della piantagione, vedendo i caschi di banane spesso in diverse fasi di maturazione. Sono percorsi piuttosto brevi che impegnano al massimo una mezz’ora, da inserire insieme a qualche altra attività della giornata.
Alla scoperta di Madeira
Viaggio a Madeira in 3 tappe. La prima è Funchal
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