Caiazzo. Trentatré ‘manrovesci’ per il sindaco, minimo ‘comun denominatore’ in tanti anni d’inerzia

Appare incrdibilmente grave quanto rivelato dalla signora Anna Aiossa e denunciato grazie a un arguto collega (chi se non Sangiovanni?) che le ha fornito una corposa rassegna stampa, a quanto pare composta da ben trentatré copie di giornali, dimostrativi dell’assoluta inerzia, incapacità o peggio “strafottenza” (vocabolo -ahinoi – ormai presente in diversi dizionari italiani) degli amministratori che per tanti anni hanno “gestito” le sorti della città, in particolare (senza) riguardo alla “frazione dei senza”.

Le elezioni hanno sempre determinato un certo ricambio generazionale, ma non sempre apicale, sicché, per dirla con la matematica “spiccia”- massimo comun denominatore – o, se preferite, minimo comune multiplo – (tanto entrambi non c’entrano niente!) resta il sindaco, attuale, come tanti anni fa, destinatario quindi delle sberle, stavolta politiché, cioè virtuali, ma, per chi ha dignità, certo non meno dolorose di quelle manesche, sia pure per mera inettitudine: chi volesse saperne di più può scaricare le copie dei quotidiani dal link riportato in calce all’articolo della signora Aiossa, di seguito riportato pressoché testualmente: