Caserta. 1 Maggio 2024. Palumbo (Cisal): ‘Urge cambio di marcia; la nostra è voce libera, al servizio della gente
L’auspicio questo Primo Maggio è che alla festa si accompagni la riflessione. E’ quanto scrive il Segretario Generale della Cisal Caserta Ferdinando Palumbo in un messaggio augurale affidato martedì mattina agli organi di stampa.
Questa provincia, argomenta il sindacalista, reclama un decisivo cambio di rotta; urge un decalogo delle priorità che per quanto ci riguarda non può prescindere da sviluppo, occupazione, legalità, sicurezza, inquinamento, agricoltura, industria, salute, inclusione e pari opportunità, una svolta che sappia tirarci fuori dalle pastoie che ci relegano agli ultimi posti nelle classifiche nazionali della qualità della vita.
L’ascolto di ogni singola realtà, il monitoraggio e la soluzione delle difficoltà e delle criticità di ogni angolo della provincia saranno necessarie affinché possa fiorire una primavera sociale che sappia partire dalla gente, dalla base.
E’ opportuno sciogliere il cordone del notabilato che ingessa le scelte, che silenzia le diversità e che dunque non libera energie nuove.
Il pensiero va inesorabilmente ai lavoratori coinvolti dalle tante crisi industriali per le quali non si intravedono orizzonti, ai congiunti di coloro che hanno perso la vita sul lavoro, alle famiglie dei disabili sempre in affanno ed alle donne troppo spesso sottopagate e discriminate.
Urgono politiche di valorizzazione e coordinamento per il turismo e l’agroalimentare, settori che potrebbero essere volano di ripresa.
Intanto, la nostra voce libera continuerà ad essere un megafono accesso, un pungolo costante contro l’autoreferenzialità di una classe dirigente che troppo spesso si è dimostrata fallimentare.
Una manifestazione, una gita fuori porta, una passeggiata al mare servono domani a rigenerare le forze e le coscienze per ingranare quella marcia in più di cui abbiamo bisogno.
(Ferdinando Palumbo – CISAL Caserta – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)