Clima e diritti umani, Il nuovo patto immigrazione e asilo, Il diritto all’aborto in tutti i Paesi Ue?, Le case si tingono di green e Le scuole in affitto: TUTTO SU GENERAZIONE ZETA….

e bentornati con la nostra rassegna settimanale di storie, notizie e opinioni dalla redazione di Open!

Clima e diritti umani

I governi inadempienti si stanno finalmente trovando di fronte alle conseguenze giuridiche delle loro (in)azioni. Martedì scorso, la Corte europea dei diritti dell’Uomo ha condannato la Svizzera per non aver preso misure adeguate contro l’avanzata dei cambiamenti climatici. Si tratta di una sentenza storica, perché per la prima volta i giudici di Strasburgo legano la tutela dei diritti umani al rispetto degli obblighi sul clima. A presentare ricorso è stata la Verein KlimaSeniorinnen Schweiz, un’associazione di anziane donne elvetiche preoccupate per le conseguenze dei cambiamenti climatici sulla loro salute. Le associazioni ambientaliste, Greta Thunberg in testa, avvertono che il precedente potrebbe aprire le porte a una nuova fase in cui i Paesi dovranno veramente pensare a come limitare e mitigare i cambiamenti climatici. 

 Clima, le nonne elvetiche vincono la causa contro il governo: la Svizzera condannata per le mancate misure

Il nuovo patto immigrazione e asilo

Da Strasburgo passiamo ai palazzi dell’Unione Europea di Bruxelles. Nella capitale belga, il Parlamento Europeo ha dato il via libera al Patto per le Migrazioni e l’Asilo. Ma quali sono i pilastri che reggono l’impianto normativo? Rimane la regola (attualmente in vigore) secondo cui il Paese di primo ingresso di un richiedente asilo è responsabile del suo caso. Ciò significa che l’anima del regolamento di Dublino, da più parti contestato, non verrà modificata. Per aiutare i Paesi che affacciano sul Mediterraneo, tra cui Italia, Spagna e Grecia, è previsto però un meccanismo di «solidarietà obbligatorio» in caso di forte pressione migratoria.

Come funziona Ve lo spieghiamo – da Bruxelles – negli articoli qui sotto.   

 Cos’è e il Patto immigrazione e asilo

 Via libera al Patto Ue su migrazione e asilo. Von der Leyen: «Nessuno è più solo sui migranti». Proteste in aula – Il video

Il diritto all’aborto in tutti i Paesi Ue?

Dalla mini plenaria di Bruxelles di questa settimana è arrivata un’altra decisione in grado di avere profondi effetti sulla vita dei cittadini e – soprattutto – delle cittadine degli Stati membri. Il Parlamento europeo ha approvato, giovedì 11 aprile, il testo della risoluzione per includere il diritto all’aborto sicuro e legale nella Carta fondamentale dell’Ue. Un cambiamento che ha l’obiettivo di impedire che i movimenti e i partiti politici antiabortisti possano far venire meno questo diritto che, già in diversi Paesi compresa l’Italia, non viene garantito. 

 «L’aborto sia tra i diritti fondamentali Ue»: via libera dell’Eurocamera alla risoluzione

 Diritto all’aborto nella Carta Ue. Parla la promotrice Melchior: «La salute delle donne ancora ostaggio della politica»

Le case si tingono di green

Continuiamo questo lungo blocco sull’Unione Europea con due misure che fanno parte del Green Deal dell’UE. La prima novità riguarda il regolamento europeo sugli imballaggi. In questo caso, l’obiettivo è riuscire a raccogliere il 90% delle bottiglie in plastica e delle lattine usate per confezionare le bevande. I dati del nostro Paese sono incoraggianti, ma ancora lontani dalla percentuale necessaria a garantire una circolarità di questi contenitori. L’Italia vuole continuare sulla strada del riciclo, mentre numerosi altri Stati europei hanno adottato un sistema più semplice: il vuoto a rendere. 

 Imballaggi delle bevande, in arrivo il deposito con cauzione: quali sono i vantaggi e perché l’Italia si oppone

 La seconda è quella ormai nota con il nome di Case Green. Poiché gran parte del dispendio energetico dei Paesi europei deriva dal mantenimento della temperatura degli edifici, l’Unione stilato degli obiettivi di riduzione delle emissioni derivanti dagli immobili, del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035 rispetto ai livelli del 2020. Il traguardo è chiaro. Come raggiungerlo, meno. E si fa largo sullo sfondo l’ipotesi di un nuovo Superbonus.  

 Cosa prevede la direttiva Case Green

 Case green, un milione di edifici da ristrutturare entro il 2030. Servono nuovi Superbonus edilizi?

La misura delle case green è invisa a molti. Tanto che numerosi utenti sui social si sono scagliati inferociti contro gli europarlamentari del Pd Brando Benifei ed Elisabetta Gualmini. La loro (presunta) colpa Aver esultato per l’approvazione della direttiva. A farlo, non ci sarebbe nulla di male, ma la foto dove i due appaiono festanti è comunque relativa all’approvazione di un’altra misura. 

 In questa foto gli europarlamentari non esultano per l’approvazione della direttiva Case Green

Le scuole in affitto

Ma non sono solo gli edifici residenziali ad affrontare sfide inaspettate. Durante la scorsa settimana, è emerso un dato per certi versi allarmante. Gli edifici che ospitano molte scuole italiane non sono di proprietà pubblica. E ciò costringe le province del Paese a pagare ogni anno oltre 54 milioni di euro in affitti che potrebbero essere risparmiati se le strutture appartenessero allo Stato. Le regioni che spendono di più sono Campania, Lazio e Puglia. Ma il conto sembra destinato a salire, visto che circa metà delle province non ha diffuso i dati. 

 Il caro affitti colpisce anche le scuole. L’allarme: «Le province spendono 54 milioni ed è solo la punta dell’iceberg»

Intanto, il Metaverso sta iniziando ad essere considerato uno strumento didattico. È il caso dell’Istituto paritario Freud di Milano, dove oltre 1.150 studenti, dal prossimo anno scolastico, inizieranno a sperimentare le potenzialità di questo strumento che permette di operare in un mondo virtuale tridimensionale, abitato da avatar – ovvero le rappresentazioni digitali degli utenti – che possono interagire tra loro, socializzare, lavorare e creare o partecipare a eventi. Si tratta di un progetto sperimentale che prevede l’utilizzo quotidiano delle tecnologie e delle modalità del Metaverso, con una durata compresa tra due e quattro ore al giorno.

 Il Metaverso sbarca a scuola. Al via la sperimentazione in un istituto di Milano: «Lo prevedono i criteri del Piano Scuola 4.0»