Domenica 7 aprile 2024 un itinerario esclusivo del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano alla scoperta del Grand Hotel Parker’s di Napoli.
Per la prima volta, il più antico grand hotel del capoluogo campano apre le sue porte al FAI.
Un esclusivo itinerario del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano al Grand Hotel Parker’s di Napoli: celebrato dalle testate internazionali e dai racconti dei grandi viaggiatori del passato e del presente, il Parker’s è l’albergo più antico di Napoli.
Domenica 7 aprile 2024 – alle 10.00 e alle 16.00 – il grand hotel aprirà le sue porte, per la prima volta, al FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano.
Proposto e guidato dal Delegato alla Cultura della Delegazione FAI di Napoli Michelangelo Iossa, l’itinerario vedrà anche la presenza della dottoressa Francesca Torre Avallone, esponente della quarta generazione della proprietà del grand hotel.
Alla Stazione Biologica della Real Villa, oggi Villa Comunale, tutto ha avuto inizio. La storia di questo albergo, il più antico della città, risale al 1870. Originariamente era un villino appartenente al Principe Grifeo: fu preso in affitto da Guglielmo Tramontano che trasformò la residenza nobiliare in un elegante albergo.
Tra gli ospiti abituali figurava lo scienziato George Parker Bidder III, ricco ricercatore inglese di biologia marina, che soggiornava spesso lì per il lavoro che seguiva alla Stazione Biologica. Incantato dal posto, decise di acquistare l’antico Hotel Tramontano Beau Rivage salvandolo dalla bancarotta. Voleva realizzare un luogo raffinato, perfetto per i turisti facoltosi di passaggio a Napoli per il Grand Tour.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Grand Hotel Parker’s è passato alla proprietà della famiglia Avallone, che ha riportato l’edificio al suo antico splendore.
Il Grand Hotel Parker’s – che vanta una collezione d’arte di alto profilo (con opere dal Settecento ad oggi) si trova in Corso Vittorio Emanuele, non lontano da Piazza Amedeo, punto d’incontro da sempre per artisti, poeti, letterati fin dal XVIII secolo.
Con il suo fascino, l’hotel fa rivivere lo charme del tempo, custodendo tra i suoi corridoi le storie che l’hanno reso famoso. A partire da Oscar Wilde, che, accompagnato dal giovane fidanzato Lord Alfred Douglas, “Bosie”, nel 1897 giunse a Napoli e si registrò al Parker’s sotto falso nome, per trascorrere un soggiorno romantico all’insegna della privacy.
Al Parker’s hanno soggiornato, tra gli altri, Virginia Woolf, Lamont Young, Capi di Stato e teste coronate, attori e sportivi, politici e celebrities, da Totò a Clark Gable, passando per Eduardo de Filippo e Kanye West.
Questo Cinque Stelle Lusso – che ha al suo interno il primo ristorante partenopeo con due stelle Michelin, il “George” – vanta uno dei panorami più belli e ampi sul golfo napoletano.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LA VISITA
Sala Generali / Opere del piano di ingresso (in particolare le celebri sculture della Fonderia Chiurazzi) / apertura straordinaria della Parker’s Suite (stanza 415) / Terrazza monumentale del VI piano (e visita speciale al VII piano in caso di meteo favorevole)
(Michelangelo Iossa – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)