Da Napoli in Basilicata Carta delle acque e Giro gastronomico d’Italia da Riserva Rooftop
Carta delle acque e Giro gastronomico d’Italia da Riserva Rooftop
Nel ristorante di Napoli l’ottava tappa si corre in Basilicata con idrosommelier.
La cucina lucana con abbinamenti di acque è servita. Il format ideato dagli imprenditori Sasi Maresca, Roberto e Andrea Bianco nel ristorante Rooftop, si arricchisce di un’esperienza sensoriale che coniuga la cucina italiana non solo al cocktail bar internazionale, ma anche all’acqua diventata una vera arte.
E intanto sulla collina di Posillipo, continua anche il “Giro gastronomico d’Italia”, dopo Trentino Alto Adige, Sicilia, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Sardegna e un “fuori giro” nel Regno delle due Sicilie, lo chef Davide Cannavale ha scelto la Basilicata, con la grande novità della carta con quattordici acque da tutto il mondo, decantate dall’idrosommelier Ugo Montella, coadiuvato dal direttore Carlo Chiariello.
L’attento “food pairing” dunque, che prevede l’abbinamento dei giusti drink al cibo, contempla anche quello della perfetta acqua da bere con il cibo.
Ci sono acque di tutti i tipi e provenienze: Svezia, Norvegia, Portogallo, Polonia, Spagna, Repubblica Ceca, confezionate in bottiglie dalle forme particolari, servite con gli speciali piatti che omaggiano la Basilicata: come antipasto l’uovo alla rafanata; come primi il bottone con ripieno di caciocavallo impiccato, ragù di cinghiale, peperone crusco, le lagane e ceci in doppia consistenza con ragù di porcini e polvere di alloro; per secondo il polletto ripieno di bietole con cicoria ripassata e lampascioni, con un tocco british, perché in stile “Wellington” e per dolce i “Sassi di Matera” con mousse di formaggio, composta di clementine arrosto e sablè al cioccolato fondente. Lo studio del menù è attento e segue la stagionalità dei prodotti.
Alta cucina con i piatti più rappresentativi delle regioni italiane e carne alla brace da tutto il mondo. E non mancano i “cult”, i piatti più richiesti e di cui non si può fare a meno, come la genovese, lo gnocco alla scarpariello, il bucatino con carpaccio di coniglio all’ischitana, il gateau sifonato, pane e panella.
(Federica Riccio – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)