Roma. In arrivo il saggio su Pietro Metastasio del noto tenore partenopeo Luca Lupoli
Prossima la pubblicazione del saggio sul Melodramma di Pietro Metastasio, del tenore Luca Lupoli
È in dirittura di arrivo la pubblicazione del saggio su Pietro Metastasio, intilotato ” Il Melodramma di Pietro Metastasio” il Primato del Testo”, del maestro Luca Lupoli, tenore e musicologo partenopeo per la casa editrice ” Pagine”, supportato dalla consulenza per le ricerche biobliografiche dal maestro Olga De Maio, soprano partenopeo (insieme nella foto).
Dopo la prima esperienza editoriale di grande successo e soddisfazioni i due rappresentanti e guide della storica Associazione Artistico Culturale Noi per Napoli ritornano a scrivere, dopo il bel saggio dedicato alla figura del compositore Mario Persico dell’ anno scorso.
Tra qualche mese sarà annunciata la presentazione ufficiale a Napoli e sul web.
Intanto ecco in anteprima la valutazione della casa editrice che lo ha selezionato:
In questo impegnativo e lodevole saggio storico-culturale Luca Lupoli, dopo una breve presentazione dell’opera in questione e del suo legame forte con la stessa, poiché facente parte del periodo della sua vita in cui stava terminando gli studi e in cui ha deciso di dedicare il suo tempo.
Anche dopo un periodo della sua vita fu molto difficile, perché segnato da eventi tragici che lo avevano segnato, la morte di entrambi i genitori, uno dopo l’altro, per lui esempi di vita che lo avevano sempre spronato a fare delle sue passioni la sua vita.
Musica, arte, spettacolo, teatro, pianoforte, l’arte in tutte le sue molteplici forme, tanto da indurlo a presentare come tesi di laurea la trattazione del grande Metastasio e il tema del melodramma ad esso collegato, che nasce proprio con lui.
Lupoli analizza il tutto e ne fa un lavoro eccellente da una prospettiva diversa rispetto a quella seguita da saggisti e musicologi poiché lo fa analizzando in modo alternativo, cioè esplorando il lato affettivo , intimistico e privato, le emozioni, le abitudini se vogliamo le stranezze del grande Metastasio.
Il riformatore del melodramma e lo fa analizzando il suo ricco e impegnativo epistolario.
Un’idea ed un’ottica diversa da cui inquadrare un saggio sul melodramma che a tratti risulta anche divertente per i versi, il modo di scrivere che l’ autore ripropone fedelmente e la modalità di scrittura, sottolineando e confermando l’importanza che il grande Metastasio attribuiva alla scrittura rispetto alla musica nella produzione di un melodramma.
In questo lavoro Lupoli ha parole di ricordo e dolcezza per il padre che lo aveva sempre incoraggiato a scrivere, sondare, cercare e mai fermare la sua voglia di conoscenze per la sua Olga, compagna di lavoro e di vita, sempre accanto a lui!
Il suo lavoro riguarda la nascita del melodramma, dell’opera lirica nella musica. Metastasio è stato il fautore dell’importanza della predominanza del testo sulla musica, tanto da poter poi definire il concetto di teoria metastasiana.
Il lavoro è molto ben scritto, dettagliato e con una notevole bibliografia che denotano un impegno notevole da parte dell’autore e mostrano in modo chiaro il suo grande impegno nel dimostrare diffondere la sua tesi quasi come documento, che attesta come il contributo di Metastasio sia stato fondamentale per la crescita e il miglioramento dell’opera lirica e per la sua diffusione sui palchi e nei teatri,bel lavoro!
L’opera introduce una delle figure più importanti del panorama teatrale Settecentesco: Pietro Metastasio, poeta e librettista italiano, considerato uno dei maggiori esponenti del melodramma, una forma di opera lirica caratterizzata dalla fusione di musica e dramma.
Il testo spazia attraverso il pensiero e la personalità dell’autore, conoscibili grazie alle sue famose lettere, note come i carteggi di Metastasio, attraverso cui è possibile una comprensione più approfondita delle sue relazioni personali e professionali e delle sue idee estetiche.
I documenti epistolari, citati durante tutto l’elaborato, affrontano una vasta gamma di argomenti, dalle discussioni artistiche e letterarie alle questioni politiche e sociali dell’epoca, tra cui la sua opera Didone Abbandonata, un melodramma sceneggiato a Napoli noto per la sua scrittura raffinata e lirica, attraverso cui si esplora l’intensità emotiva e i conflitti interiori dei personaggi.
È infine raccontato il servizio dell’autore come poeta di corte presso gli Asburgo a Vienna, con la consapevolezza di dover continuare il ruolo di poeta-riformatore, del suo predecessore ed illustre collega Apostolo Zeno.
L’elaborato letterario-teatrale è preciso nella descrizione di eventi e pensieri, legati alla vita dell’autore.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)