Piana M. Verna. Comune: centro compostaggio votato all’insaputa dei cittadini, insorgono le minoranze
I consiglieri Massaro, Carbone, De Francesco con una nota congiunta e il consigliere Mongillo con una nota allegata al verbale del consiglio di contenuto identico insorgono contro il modus operandi di Lombardi.
Dopo la vicenda dell’antenna, altra votazione per dichiarare la pubblica utilità di un centro di compostaggio senza interpellare i cittadini.
La nota dei primi tre consiglieri
Con estremo rammarico e con profonda delusione prendiamo atto dell’ennesima mortificazione che i consiglieri comunali e i cittadini anche in quest’occasione stanno subendo dal gruppo di maggioranza.
Siamo chiamati a votare a favore della dichiarazione della rilevanza pubblica di un’opera privata la cui istanza è stata presentata oltre due mesi fa e nessun consigliere e nessun cittadino ne era a conoscenza e, quindi, in poche ore dovrebbe prendere una decisione così rilevante per il paese, tanto da aprire la strada ad una modifica dei piani urbanistici comunali.
Oggi, quindi, dovremmo consentire e garantire la possibile modifica del nostro piano regolatore senza aver consultato prima tutte le forze politiche e i cittadini. Dovremmo dichiarare la rilevanza dell’opera senza aver ascoltato il parere di associazioni, comitati e cittadini che già in passato hanno dimostrato interesse per l’ambiente e la trasformazione urbanistica.
Sarebbe stato bello un cambio di rotta dopo la vicenda dell’antenna in Via Arciaco. Sarebbe stato bello che la maggioranza avesse capito che amministrare con il favore delle tenebre, nell’oscurità, alle spalle dei cittadini e delle altre forze politiche, è un errore.
Invece no, nonostante le ripercussioni sociali di quel modo di agire, si è scelto di agire allo stesso modo, senza coinvolgere preventivamente le forze politiche, senza coinvolgere le associazioni e i comitati e senza nemmeno pubblicizzare la seduta del consiglio comunale.
Icittadini devono essere esclusi dalle decisioni inerenti la trasformazione del territorio!
E non si dica che i cittadini potranno partecipare alla conferenza dei servizi, perché quest’ultima analizzerà solo gli aspetti tecnici, la decisione politica in cui dovevano intervenire, si prende stasera.
Riteniamo, inoltre, che un consiglio comunale che non ha più una reale e chiara maggioranza non possa prendere delle decisioni di così rilevante impatto sugli strumenti urbanistici.
Così come riteniamo che un consiglio comunale che tra pochi mesi sarà sciolto per scadenza del suo mandato non abbia la legittimazione politica di modificare l’assetto del territorio.
Tale legittimazione poteva essere recuperata soltanto attraverso previ incontri con cittadini, azienda e associazioni coinvolte.
Si e’ scelto di portare l’ennesimo piatto pronto di nascosto!
Senza valutare l’opera noi non siamo disposti ad agire alle spalle dei cittadini e per tale ragione non presenzieremo al consiglio comunale!
La seconda nota di Mongillo
Ancora una volta registro la superficialità degli amministratori comunali su tematiche importanti per tutta la nostra comunità.
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