Caserta. Crisi ‘Softalab’, interviene il sindacato UglM: ‘urge piano rientro spettanze lavoratori’.
“Alla luce delle continue scorrettezze da parte di Softlab, abbiamo preteso un immediato piano di rientro delle spettanze arretrate ai dipendenti, che l’azienda quantifica per un totale di 1 milione e 700 mila euro“.
Così il Segretario Confederale Ugl, Adelmo Barbarossa, presente per l’UglM al tavolo di crisi su Softlab, azienda di informatica presente in tutta Italia, commenta il confronto al Mimit per cercare uno spiraglio di soluzione per i lavoratori, per i quali fino ad oggi, “non sono state trovate mediazioni su alcun fronte, né per il rientro di spettanze arretrate né per la previdenza complementare e varie, fino al fondo sanitario Metasalute. Piano che ci auguriamo sarà rispettato, ma, nell’ottica e nella necessità di un monitoraggio continuo, il tavolo è stato riaggiornato al 14 febbraio, alla presenza dell’azienda Sintesis, intorno alla quale è opportuno avere maggiori riscontri“, sottolinea Barbarossa.
Infatti, prosegue, “fra gli stabilimenti di Roma e Caserta le situazioni sono allarmanti: dai continui cambi degli assetti societari alla mancanza di commesse e lavoro, piuttosto grave soprattutto per il progetto Smart Factory di Maddaloni, dove tutto il sito è chiuso da dicembre 2023.
Purtroppo – continua – non abbiamo potuto far altro che registrare nuove scorrettezze, apprendendo della vendita di Softlab Next, avvenuta il 31 dicembre, con i relativi 193 lavoratori, alla suddetta Sintesis. Operazione effettuata senza avvisare le Organizzazioni Sindacali.
Non solo, per rilevate irregolarità al tavolo Mimit, Invitalia ha dichiarato di voler rientrare del prestito concesso dal fondo Gid, procedura inviata all’azienda con Pec in data 21 dicembre”.
“Purtroppo, nessuno spiraglio lavorativo si apre nell’immediato rispetto alla notizia riguardante la commessa Aria, a cui in teoria sarebbe subentrata l’azienda in quanto classificata seconda nella gara”, aggiunge Lucia Dello Iacovo, della segreteria UglM di Caserta. Quanto all’udienza di fallimento fissata al 17 gennaio si è venuto a sapere che è stata accantonata, alla luce di un accordo per desistenza da parte dei legali della parte ricorrente. In merito – conclude – si terrà un collegio venerdì prossimo”.
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