Presenzano. Crolla la diga, diverse zone, anche fuori provincia, da evacuare con urgenza, ma è solo una ‘prova’!
La protezione civile della Regione Campania ha programmato una serie di esperimenti, volti in particolare a verificare, e quindi perfezionare, il funzionamento della “app” telefonica “It-Alert“, attivata nei mesi scorsi, quando, a mezzogiorno in punto, sui nostri telefonini giunse uno strano allarme, annesso al sibilo di una sirena, di cui solo in seguito molte persone solo dai telegiornali intesero la reale natura.
Qualcosa del genere è stato programmato per la prossima settimana, da lunedì 22 a venerdì 26 gennaio, “a scaglioni” in quasi tutta la Campania ed in particolare per mercoledì 24 febbraio è programmato l’esperimento nella provincia di Caserta, quando, per fortuna, sarà solo simulato il collasso della diga di Presenzano, per cui sarà interessato dal citato allarme il territorio compreso nei comuni di: Ailano, Alife, Alvignano, Baia e Latina, Bellona, Caiazzo, Capua, Castel Campagnano, Castel Morrone, Dragoni, Gioia Sannitica, Piana di Monte Verna, Pietravairano, Pontelatone, Pratella, Presenzano, Raviscanina, Ruviano, Sant’Angelo d’Alife e Vairano Patenora.
Nei dettagli l’operazione, che in altri giorni (sempre fra lunedì 22 e venerdì 26 gennaio) interesserà anche i comuni limitrofi del sannio, ma anche queli di tutte le altre regioni campane, avrà due obiettivi: sperimentare “IT-alert” su porzioni ridotte e circoscritte di territorio e incentivare la familiarizzazione con la ricezione del messaggio con testo, declinato in base al rischio specifico e all’area interessata.
Il tutto si inserisce nella cornice più ampia del processo di avvicinamento alla possibile messa in operatività del sistema di allarme pubblico, come previsto dalla Direttiva del 7 febbraio 2023.
Niente paura allora se intorno alle ore 12 di mercoledì 24 gennaio (o negli altri giorni programmati per ciascuna delle altre aree interessate), anche sul nostro telefonino dovesse giungere un messaggio, al primo impatto allarmante, che allude al collasso di una grossa diga, predisposto peraltro molto chiaramente: “TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO il collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per il collasso di una diga vai su “www.it-alert.gov.it TEST TEST””.
Nei giorni del test, quindi, dalla home page del sito ufficiale si accederà a un’altra pagina dedicata dove sarà possibile visionare il testo del messaggio che i cittadini riceverebbero in caso di pericolo reale per quel determinato rischio e le informazioni sul caso specifico.
Sulla stessa home page sarà presente anche il link al questionario che, come per i precedenti test, tutti coloro che si troveranno nei territori coinvolti saranno invitati a compilare per contribuire a implementare il sistema.
Coloro che, pur trovandosi nell’area interessata dal test, non dovessero ricevere alcuna notifica di IT-alert, potranno compilarlo ugualmente per segnalare tale mancanza, contribuendo in tal modo alla sperimentazone del sistema ed alla sicurezza, collettiva familiare e personale.
Di seguito il testo integrale diramato dal Dipartimento Nazionale Protezione Civile e relativo link:
IT-Alert: dal 22 gennaio nuovi test per rischio nucleare, industriale e dighe
I comuni interessati nella settimana dal 22 al 26 gennaio
Una nuova serie di test per IT-alert, il sistema di allarme pubblico di cui si sta dotando il nostro Paese. Per proseguire nel processo di familiarizzazione con la ricezione del messaggio IT-alert declinato per rischi specifici, tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio verranno simulate tre diverse tipologie di emergenza: il collasso di una grande diga, un incidente industriale rilevante e, per la prima volta, un incidente nucleare oltre i confini nazionali. I test interesseranno porzioni di territorio ristrette, sulla base dello scenario di rischio simulato, in Valle d’Aosta, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Come nel caso dei precedenti test, chi riceve il messaggio di test non ha nulla da temere, e non dovrà fare nulla tranne leggere il messaggio che rimanda alla pagina web del sito IT-alert, dove sarà possibile visionare il testo del messaggio reale che i cittadini riceverebbero in caso di allarme per quel determinato rischio. Sulla pagina sarà presente anche il link al questionario, a cui sono invitati a rispondere sia chi ha ricevuto correttamente il messaggio sia chi, pur trovandosi nell’area di test, non ha ricevuto la notifica. È utile ricordare che il sistema di allarme pubblico sarà operativo per le diverse tipologie di rischio solo dopo l’esito positivo della fase di sperimentazione.
In particolare, nella settimana dal 22 al 26 gennaio il messaggio di test arriverà sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno nelle aree target, individuate come di seguito:
22 gennaio, ore 12 – Incidente nucleare al di fuori dei confini nazionali
- Regione Piemonte, Torino e provincia.
23 gennaio, ore 14.30 – Incidente rilevante a stabilimenti industriali soggetti alla Direttiva Seveso, nel territorio compreso in un raggio di 2 km dall’impianto:
- Regione Toscana, stabilimento TOSCOCHIMICA, Comuni interessati: Prato (PO) e Campi Bisenzio (FI).
24 gennaio, ore 12 – Incidente rilevante a stabilimenti industriali soggetti alla Direttiva Seveso, nel territorio compreso in un raggio di 2 km dall’impianto:
- Regione Calabria, stabilimento BUTANGAS, Comuni interessati: Montalto Uffugo, Rende, Rose e Luzzi (CS).
- Regione Campania, impianto GAROLLA, Comune interessato: Napoli.
- Regione Emilia-Romagna, stabilimento SCAM, Comune interessato: Modena.
- Regione Sardegna, stabilimento FIAMMA 2000, Comuni interessati: Serramanna e Villasor (SU).
25 gennaio, ore 12 – Incidente rilevante a stabilimenti industriali soggetti alla Direttiva Seveso, nel territorio compreso in un raggio di 2 km dall’impianto:
- Regione Basilicata, stabilimento ENI, Comuni interessati: Viggiano e Grumento Nova (PZ).
- Regione Friuli Venezia Giulia, stabilimento RIR-GALA Logistica, Comuni interessati: Visco, Aiello del Friuli, Palmanova, San Vito al Torre (UD).
– Collasso grandi dighe:
- Regione Campania, Diga di Presenzano. Comuni interessati: Presenzano, Vairano Patenora, Pratella, Ailano, Raviscanina, Pietravairano, Sant’Angelo d’Alife, Baia e Latina, Alife, Dragoni, Alvignano, Gioia Sannitica, Ruviano, Castel Campagnano, Caiazzo, Piana di Monte Verna, Castel Morrone, Pontelatone, Bellona e Capua (CE); Faicchio, Puglianello, Amorosi, Melizzano, Dugenta e Limatola (BN).
- Provincia Autonoma di Bolzano, Diga di Monguelfo. Comuni interessati: Valdaora/Olang, Rasun Anterselva/Rasen Antholz, Perca/Percha, Brunico/Bruneck, San Lorenzo di Sebato/St. Lorenzen, Chienes/Kiens (BZ).
26 gennaio, ore 12 – Incidente rilevante a stabilimenti industriali soggetti alla Direttiva Seveso, nel territorio compreso in un raggio di 2 km dall’impianto:
- Regione Abruzzo, stabilimento GPL SODIFA, Comune interessato: L’Aquila
– Collasso grandi dighe:
- Regione Sicilia, Diga di Ancipa. Comuni interessati: Troina e Centuripe (EN), Cesarò e San Teodoro (ME), Catania, Bronte, Randazzo, Adrano, Biancavilla, Paternò, Belpasso e Motta Sant’Anastasia (CT).
- Regione Valle D’Aosta, diga di Beauregard. Comuni interessati: Valgrisenche, Arvier, Villeneuve (AO).
Le date dei test potrebbero subire variazioni nel caso in cui i sistemi di protezione civile regionali si dovessero trovare impegnati in attività per eventuali allerte meteo-idro in atto o per situazioni di emergenza.
Per saperne di più e magari ascoltare in anteprima l’allarmante messaggo, quindi rassicurare soprattutto le persone più anziane e malate, cliccare sulla foto oppure sul seguente link: https://www.it-alert.it/it/
(Fonte & Aggiornamenti: https://www.protezionecivile.gov.it/it/comunicato-stampa/it-alert-dal-22-gennaio-nuovi-test-rischio-nucleare-industriale-e-dighe/ – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)