Caserta. Clinica ‘Villa del Sole’ chiamata in giudizio per risarcire Angela Iannotta e gli eredi Di Vilio
Processi a tutela di Angela Iannotta e Francesco Di Vilio (nella foto): i legali di parte civile chiamano in giudizio per i danni la Clinica “Villa del Sole” di Caserta.
Venerdì 12 gennaio si è tenuta la prima fase dell’udienza preliminare nei confronti del chirurgo bariatrico Stefano Cristiano dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di S. Maria Capua Vetere dottore ssa Daniela Vecchiarelli.
Udienza fiume quella tenuta nei confronti del medico chirurgo Stefano Cristiano (nella sua nuova veste di imputato).
Ciò in seguito alla richiesta di rinvio a giudizio del Procuratore Capo della Repubblica, dottor Pierpaolo Bruni, e del Pubblico Ministero delegato delle indagini, dottoressa Valentina Santoro.
Prima c’è stata la costituzione di parte civile di Angela Iannotta (con l’avvocato Raffaele G. Crisileo, nella foto con la Iannotta) e dei familiari del defunto Francesco Di Vilio (con l’avvocato Gaetano Crisileo) e poi quella dell’Associazione “ Codici “ con l’avvocato Ivano Giacomelli (nella foto qui accanto).
La novità dell’attuale udienza è rappresentata dalla richiesta di citazione in giudizio – come responsabile civile – della Clinica “Villa del Sole” SpA di Caserta nella persona del direttore sanitario della struttura, dottor Nicolino Rosato, e del suo legale rappresentante p.t., dottor Amerigo Porfidia, da parte degli avvocati Crisileo, secondo i quali è la clinica a dover risarcire i danni ad Angela Iannotta e agli eredi Di Vilio per le accuse contestate al dottor Cristiano, nel caso venisse condannato: tra le accuse mosse al professionista spiccano quelle di lesioni colpose gravissime, falso ai danni di Angela Iannotta e omicidio colposo per il decesso di Francesco Di Vilio.
La situazione della Clinica Villa del Sole, dove sono stati effettuati entrambi gli interventi chirurgici, è ancora incerta in quanto il Giudice dell’Udienza Preliminare si è riservato di decidere sulla richiesta avanzata dagli avvocati Crisileo rispettivamente per Iannotta Angela, in proprio, e per Di Vilio Salvatore, figlio ed erede del defunto Francesco e Di Vilio, nonché di Anna, sorella ed erede sempre del defunto Francesco.
Per la cronaca sia Angela Iannotta che Francesco Di Vilio svilupparono una grave forma di setticemia post intervento operatorio e la struttura della clinica non era fornita di unità di rianimazione né di dotazioni idonee a prestare assistenza ai due pazienti.
Questo è stato accertato dal collegio peritale nominato dal PM con a capo il professor Gaetano Buonocore e da ispezioni congiunte di un collegio composto da ben sei medici specialisti disposte dall’ASL.
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