Gioia Sannitica. Laboratorio di micro-imprenditorialità femminile: venerdi se ne parla al Comune
“Futuridea” a Gioia Sannitica per il laboratorio di micro-imprenditorialità femminile.
Venerdì a Gioia Sannitica si terrà un incontro sul laboratorio di micro-imprenditorialità femminile relativo al progetto “Non solo Parco” – PNRR Borghi – Rigenerazione Culturale e Sociale mediante manifestazioni e servizi sul territorio anche con rifunzionalizzazione di spazi pubblici previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e resilienza Missione 1- Componente 3 (M1C3) Investimento 2.1 dal titolo “Attrattività dei Borghi”, che mira alla rivalutazione dei borghi italiani e dello sviluppo culturale e turistico, finanziato dall’Unione Europea e a cui Futuridea partecipa in qualità di soggetto affidatario del servizio di organizzazione e animazione del Laboratorio.
Un progetto che vede insieme appunto il Comune di Gioia Sannitica, Il Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope e Futuridea con l’obiettivo di supportare il tessuto imprenditoriale, artigianale e commerciale al fine di creare ricadute occupazionali sul territorio affinché ragazze e giovani donne si indirizzino verso la neo-imprenditorialità.
Per Futuridea parteciperà la dottoressa Maria Beatrice Fucci (nella foto), referente dello sportello “Resto al Sud”.
“Premesso che la finalità di promuovere ed attuare una strategia di sviluppo territoriale passa anche attraverso il miglioramento della competitività del tessuto produttivo e la crescita della densità imprenditoriale – afferma la Fucci – l’obiettivo del laboratorio è quello di predisporre uno strumento che possa supportare lo slancio di chi non vuole abbandonare il proprio territorio e nel contempo ha un’idea che può essere trasformata in business.
Un laboratorio d’impresa che aiuti, prima di tutto, a definire l’idea nel modo più preciso possibile da un punto di vista operativo e a valutarla in funzione del mercato.
Non un accompagnamento volto solo alla ricerca dell’incentivo, del contributo, o meglio non solo quello – continua Fucci – ma in prima battuta un laboratorio che trasferisca la cultura d’impresa, che stimoli la creatività, la riflessione critica e costruttiva in contesti evolutivi, che trasmetta la capacità di pianificare, di organizzare, di assumere le decisioni accettandone le relative responsabilità.
Particolarmente interessante poi è il taglio rivolto alle donne – spiega la Fucci – poiché l’imprenditoria femminile è una linfa vitale per l’economia del futuro su cui bisogna investire.
L’empowerment femminile non è solo lo strumento principale per far emergere le risorse ancora latenti ma è anche uno dei fattori chiave per raggiungere gli obiettivi del PNRR.
La parità di genere è infatti la pietra angolare per la costruzione del benessere collettivo.
I benefici che nascono dal sostenere azioni che promuovano il ruolo attivo delle donne – conclude Maria Beatrice Fucci – si rifletteranno positivamente su tutti. Nessuno escluso”.
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