Tellurico/tel-lù-ri-co/ SIGNIFICATO Relativo alla Terra, della Terra; sismico
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Tellurico/tel-lù-ri-co/ SIGNIFICATO Relativo alla Terra, della Terra; sismico/ ETIMOLOGIA voce dotta recuperata dal latino tellus ‘terra, suolo’. «Questa musica ha un’intensità tellurica formidabile.»
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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In certe parole si legge lo sforzo per rivestire un concetto. In sé magari sarebbe del tutto lineare, di semplicità terra-terra. Ma può darsi che tali e tante siano le suggestioni che ci fa nascere in cuore, le impressioni che genera, i modi in cui legge lo stesso tratto di mondo, le sfumature che nota e gli ambiti in cui si esprime, che la ricerca di parole diverse diventa necessaria.
Tellurico significa ‘della terra’. Su questa appartenenza o prossimità insistono altre parole, pensiamo (ne cogliamo giusto un mazzetto) al terrestre, al terreno, al terragno, anche al terricolo, o allo ctonio. Parole diversissime, sedute tutte vicine, ciascuna con la sua forte specializzazione, e che comunque parlano sempre di terra. È terrestre il paradiso ma anche una qualità della Terra-pianeta, che inoltre si contrappone all’alieno e a ciò che appartiene ad altri mondi; le premure che abbandoniamo quando ci votiamo all’alto sono terrene, come anche le ricchezze senza dimensioni spirituali; il terragno è letteralmente vicino alla terra oppure terra-terra, il terricolo è un termine della biologia, indica chi o ciò che vive sulla terra (una pianta terricola, per esempio, non è epifita), lo ctonio è un termine che qualifica divinità della terra e dello spazio infero. In questo quadro di specializzazioni, il tellurico che fa
Fa molto. Ha degli spazi che abita in maniera molto ricorrente, e sono spazi soprattutto scientifici. Ma ha la versatilità di spingersi in uno spazio letterario delicatissimo, intelligente, profondo. Prima di fare un altro passo, soffermiamoci a notare questo: tellus è un termine latino di bellezza vigorosa. Continua una radice indoeuropea che parla di ‘terra, suolo’ (ricostruita come telho) e dà vita a termini di questo campo dall’India all’Irlanda; però in latino finisce per essere usata nel registro poetico — per gli usi più spiccioli si usava, con continuità da capogiro, terra (che ha un’altra ascendenza).
Probabilmente abbiamo sentito parlare di scosse telluriche, di movimenti tellurici: sono sismi, terremoti. Forse anche di correnti telluriche, le correnti elettriche che scoccano attraverso le viscere conduttive della Terra al mutare del suo campo magnetico. Forse forse, perfino di bande o linee telluriche, che sono bande o linee di assorbimento nello spettro di un corpo celeste, causate dalla presenza di costituenti dell’atmosfera del nostro pianeta (ossigeno, vapore acqueo e via dicendo). Forse no. Ma ecco, capiamo che il tellurico ha una chiave di lettura della terra che gira nella toppa dei fenomeni naturali che la riguardano. Però non si ferma qui.
Il nesso con i fenomeni della terra si manifesta anche nell’attitudine a significare, come lo ctonio, una dimensione sovrasensibile. Si può parlare delle divinità telluriche che presiedono alla fecondità, ai morti, ai terremoti; si può parlare dei culti tellurici che ad esse si votano. E se facciamo fare a questa prospettiva ancora un passo indietro, possiamo comprendere la facilità con cui il tellurico si presta anche a indicare il materico, il primigenio, ciò che con la terra condivide uno spazio di profondità primordiale.
Così posso parlare del ritmo tellurico che viene strappato da un cerchio di tamburi, della forza tellurica di certe tele o di certe poesie, della dimensione tellurica di un rapporto che ci squassa e rifonda. Ecco, nell’esedra dove siedono le parole che parlano di terra, il tellurico è quello che ce la racconta come fenomeno. Non bassezza semplice, non opposizione al celeste, non indicazione spaziale piana — ma manifestazione vibrante.
Per completezza, aggiungiamo esiste in chimica anche l’acido tellurico. Ma non stiamo parlando di un acido che ha a che vedere con la terra, bensì di un acido formato per ossidazione del tellurio, un elemento chimico — e il suffisso ‘-ico’ indica uno stato di ossidazione alto.