Campania-Sicilia. Dopo 26 giorni di sciopero della fame gli allevatori buttano il latte e vogliono risposte
Gli allevatori alla politica: “Abbiamo parlato e gridato le nostre ragioni per due anni, ora tocca a voi pronunciare le parole delle soluzioni.
Lunedi 13 novembre 202,3 mentre si preparano i due incontri a Casal di Principe (CE) ed a Acquedolci (ME), gli allevatori e i casari del Basso Volturno lanciano un messaggio chiaro alla politica ed alla società: in diverse stalle e caseifici gettano il latte imbracciando cartelli dal messaggio inequivocabile: “è il tempo delle risposte e il commissariamento ormai non può più essere rimandato”.
Con quelle clip brevi che da questa sera sono diffuse in rete, gli allevatori esprimono in silenzio quello che hanno gridato a a gran voce da mesi e anni. Clip brevi di qualche secondo in cui non si vede il volto dei singoli ma si vedono i corpi, le azioni, le mani incallite dal lavoro onesto e dignitoso che imbracciano i cartelli e versano il latte.
“Non c’è alcun bisogno di mostrare il volto o di sentire le voci, perché quel gesto e quelle parole scritte nei cartelli hanno il volto e la voce di tutti gli allevatori casertani e meridionali e perchè dopo due anni di parole sensate e oneste degli allevatori, dei tecnici e dei tanti loro alleati e sostenitori, adesso la voce che bisogna sentire è quella della politica che si è seduta al tavolo, ha dimostrato capacità di ascolto, ora è chiamata a dimostrare coerenza e il coraggio del cambiamento” sostiene il Coordinamento Unitario, aggiungendo “se, come è accaduto vergognosamente troppe volte in questi mesi, la struttura regionale che avrebbe dovuto risolvere i problemi ma che continua a fallire ma che in realtà opera solo per imporre soluzioni indegne e fallimentari e per coprire gli interessi di chi è ingrassato in questi anni di fallimenti, volesse cercare di rintracciare il singolo allevatore per mettere in atto le minacce e le ritorsioni che hanno puntualmente attuato all’indomani di ogni manifestazione del Coordinamento, potrò andare in una qualsiasi delle stalle del Casertano, dal momento che quello è esattamente il pensiero di tutti gli allevatori e allevatrici e quelle sono le loro richieste affidate con mandato alla Rete Interregionale Salviamo l’Allevamento di Territorio che li rappresenta”.
Chiaro l’ultimo dei messaggi degli allevatori: “Governo, dove sei? Per 50 maiali nel Nord avete nominato il Commissario per la Peste Suina, cosa aspettate dopo che milioni di capi abbattuti al Sud per BRC e TBC stanno mettendo in ginocchio tutto l’allevamento senza risolvere i problemi?”
Lunedìa alle 19 gli allevatori si incontreranno a Casal di Principe presso la NCO, ed al Comune di Acquedolci in provincia di Messina.
Poi, martedì sera, mentre sarà il ventottesimo giorno di sciopero della fame per Pasquale D’Agostino, il Coordinamento Interregionale annuncerà le iniziative che, in assenza di segnali e risposte chiare, verranno messe in campo.
Ancora una volta gli allevatori sono stati chiari: “ci fermiamo solo e se ci saranno le soluzioni degne per noi, per i cittadini consumatori, le comunità e il territorio“.
Per approfondimenti: https://altragricoltura.net/articoli/xxvii-giorno-di-sciopero-della-fame-gli-allevatori-gettano-il-latte-chiedendo-risposte-alla-politica/
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