Codice Carla
Omaggio all’arte dell’étoile che ha fatto del corpo la sua massima espressione: Netflix presenta Codice Carla di Daniele Luchetti
Ho amato il film. Ha colto molto dello spirito e del genio della danza di Carla e mi ha riportato alla mente tanti ricordi personali. Jeremy Irons
Su Carla Fracci sembra sia già stato raccontato tutto.
Tuttavia, c’è ancora qualcosa da dire su questa ballerina eccezionale. Cosa si nasconde dietro tutte le interviste e gli aneddoti continuamente ripetuti? In che modo è diventata l’étoile che il mondo celebra ancora oggi? E come la sua esperienza può essere utile a tutti coloro che sognano di diventare artista
È da qui che prende vita Codice Carla, il film documentario scritto e diretto da Daniele Luchetti e prodotto da Anele e Luce Cinecittà con Rai Cinema che arriverà al cinema solo il 13, 14 e 15 novembre (elenco sale su nexodigital.it) per omaggiare la grande artista.
Intrecciando rare interviste e immagini di repertorio alle testimonianze d’eccezione di Roberto Bolle, Jeremy Irons, Marina Abramovic, Carolyn Carlson, Eleonora Abbagnato, Alessandra Ferri, Enrico Rava, Chiara Bersani, Beppe e Francesco Menegatti, Luisa Graziadei, Vittoria Regina, Gaia Straccamore, Hanna Poikonen, Codice Carla mostra come Carla Fracci (1936-2021) fosse molto più di una ballerina famosa. Era un’insegnante, un’attrice, un’interprete, una donna modesta e laboriosa.
Ma cosa l’ha resa un’icona Qual era il suo codice e qual è il codice di quegli artisti e performer che, col corpo, il movimento e la musica, si confrontano ogni giorno? Per rispondere a queste domande, Daniele Luchetti si concentra sulla vita dell’artista anziché sulla sua biografia cronologica, con l’obiettivo di ispirare i giovani attraverso un’analisi di quella straordinaria esperienza. Ad accompagnarci in questo percorso di danza e parole, le musiche degli Atoms For Peace edite da Thom Yorke e Sam Petts-Davies, con Thom Yorke a ricoprire anche il ruolo di Music Supervisor del film.
SINOSSI. Su Carla Fracci sembra sia già stato raccontato tutto.Tuttavia, c’è ancora qualcosa da dire su questa ballerina eccezionale. Cosa si nasconde dietro tutte le interviste e gli aneddoti continuamente ripetuti? In che modo è diventata l’étoile che il mondo celebra ancora oggi? E come la sua esperienza può essere utile a tutti coloro che sognano di diventare artista
Intrecciando rare interviste e immagini di repertorio alle testimonianze d’eccezione di Roberto Bolle, Jeremy Irons, Marina Abramovic, Carolyn Carlson, Eleonora Abbagnato, Alessandra Ferri, Enrico Rava, Chiara Bersani, Beppe e Francesco Menegatti, Luisa Graziadei, Vittoria Regina, Gaia Straccamore, Hanna Poikonen, Codice Carla mostra come Carla Fracci (1936-2021) fosse molto più di una ballerina famosa. Era un’insegnante, un’attrice, un’interprete, una donna modesta e laboriosa. Ma cosa l’ha resa un’icona Qual era il suo codice e qual è il codice di quegli artisti e performer che, col corpo, il movimento e la musica, si confrontano ogni giorno? Per rispondere a queste domande, Daniele Luchetti si concentra sulla vita dell’artista anziché sulla sua biografia cronologica, con l’obiettivo di ispirare i giovani attraverso un’analisi di quella straordinaria esperienza.
Ad accompagnarci in questo percorso di danza e parole, le musiche degli Atoms For Peace edite da Thom Yorke e Sam Petts-Davies, con Thom Yorke a ricoprire anche il ruolo di Music Supervisor del film.
NOTE DI REGIA. Codice Carla non è un film “su” Carla Fracci, piuttosto un racconto delle collisioni che il ragionare sulla sua figura hanno creato con la mia curiosità. Le domande che mi sono fatto indagando sulla biografia e repertorio mi hanno spinto a costruire un ritratto prismatico che riguarda lei e la sua carriera, ma anche la figura degli artisti performativi, coloro che attraverso il loro corpo si fanno forma e opera d’arte.
Il primo processo, per mostrare il fascino del suo lavoro, è stato quello di renderlo trasparente.
Si è resa indispensabile la rimozione di un velo: la musica sinfonica, che per quanto organica al balletto è indubbiamente la sovrapposizione di un linguaggio che allo spettatore contemporaneo richiede una decifrazione di linguaggio ulteriore, oltre quello del balletto classico. Le scelte musicali, fatte assieme a Thom Yorke, erano sempre più eccitanti mano a mano che rivelavano, piuttosto che confondere, il lavoro di Carla. La ritmica contemporanea, il groove metropolitano, avvicinano a noi muscoli e sudore, rendono più leggibili le emozioni e la concentrazione dell’artista e le rinnovano portandole verso di noi.
Spolverando il repertorio, si è reso chiaro che la carriera di una danzatrice iniziata molti decenni fa, è lo spunto perfetto per farsi tante domande: sul corpo, sul successo, sulla concentrazione e sulla trasmissione delle emozioni, sull’anima di un’artista e su come una famiglia può patteggiare con l’impegno totale richiesto a chi lavora sul proprio fisico per decenni a scapito di tutto il resto.
Alla fine, il sentimento che mi è rimasto raccontando questa storia non riguarda solo Carla Fracci, ma tutti noi narratori che con i corpi raccontiamo le storie. La forma del teatro all’italiana, che visto in pianta ha la stessa forma di un cervello umano, rende più facile una sorta di contagio tra neuroni specchio che viaggiano dal palcoscenico alla piccionaia. La concentrazione dell’attore, che diventa inconsapevolezza protetta dalla tecnica, la rappresentazione della morte, che non può che essere astrazione, tutto questo è una somma di temi che vanno ragionati in maniera consapevole da chi ama l’arte del narrare su scena o davanti ad una macchina da presa.
Questo è un film dedicato a chi con i corpi racconta le storie.
O a chi ama sedersi nella penombra di un teatro o di un cinema per essere travolto dalla spudoratezza e dalla generosità di attori, danzatori, artisti ad ogni titolo, a ritmo di musica, parole e colore.
Per raccontare questa storia ho conversato con Roberto Bolle, Jeremy Irons, Marina Abramovic, Carolyn Carlson, Eleonora Abbagnato, Alessandra Ferri, Enrico Rava, Chiara Bersani, Beppe e Francesco Menegatti, Luisa Graziadei, Vittoria Regina, Gaia Straccamore, Hanna Poikonen. Daniele Luchetti
Codice Carla è prodotto da Gloria Giorgianni con Tore Sansonetti per Anele con Luce Cinecittà e con Rai Cinema ed è distribuito al cinema in esclusiva da Nexo Digital in collaborazione con RTL 102.5, radio ufficiale dell’evento, e con i media partner DANZA & DANZA e MYmovies.it.
In Campania aderiscono i seguenti cinema:
Afragola | Happy Maxicinema |
Casoria | Uci Casoria |
Marcianise | Uci |
Napoli | Modernissimo |
Napoli | The Space |
Nola | The Space |
Salerno | The Space |
https://www.youtube.com/watch?v=NJGJtBBwl64
L’articolo Codice Carla proviene da Lo Speakers Corner.
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