Campania-Sicilia. Allevatori bufalini in sciopero della fame da due settimane annunciano novità
Rete interregionale “Salviamo l’allevamento di territorio”, Coordinamento siciliano e Coordinamento unitario in difesa del patrimonio bufalino rendono noto: quattordicesimo giorno di sciopero della fame degli allevatori; martedì 31 ottobre alle ore 17.30 Assemblea nel Comune di Cesarò; mercoledì 1° Novembre alle ore 12 conferenza stampa online: Cosa chiedono gli allevatori?
Dopo che lunedì 30 ottobre 2023 l’iniziativa degli allevatori in Sicilia e in Campania ha incassato la solidarietà e il sostegno del Movimento Pastori Sardi (vedi), quella di martedì è stata per Pasquale D’Agostino e Sebastiano Lombardo una mattinata in cui hanno accusato stanchezza e cali di pressione.
Gianni Fabbris, a nome della Rete “Salviamo l’Allevamento di Territorio”, ha telefonato e scritto alle Prefetture di Messina e Caserta per segnalare la preoccupazione per la condizione dei due allevatori che sono in sciopero della fame da 14 giorni e che, vista la loro determinazione a proseguire fino a quando il Governo avrà dato loro una risposta, potrà peggiorare nei prossimi giorni.
Ai due Prefetti, Fabbris ha chiesto di attivarsi perché il Governo dia una risposta alla lettera aperta inviata dai due allevatori ed alla petizione da loro sottoscritta e, nel frattempo, di assicurare l salute dei due allevatori garantendo un presidio medico.
Fabbris ha anche chiesto loro di inviare al Governo un ulteriore documento prodotto dagli allevatori con cui si chiariscono e si puntualizzano le richieste del Movimento.
Il documento, che sarà proposto all’assemblea di oggi pomeriggio alle 17.30 nella Sala Consigliare del Comune di Cesarò (Messina), chiarisce i sei punti di richiesta della mobilitazione che ha come centro il sostegno alle proposte che molti parlamentari hanno fatto di istituire un Commissario Nazionale sulla Brucellosi e la BRC nelle Regioni dove ancora non sono state eradicate, “come condiviso al tavolo convocato dal Governo presso il Ministero della Salute il 22 maggio scorso”.
COSA CHIEDONO GLI ALLEVATORI?
1) Che il Governo applichi l’ordine del Giorno n. G/452/7/1 e 5 al DDL n. 452 presentato dai Senatori De Carlo, Petrenga, Rastrelli, Iannone, Matera, Cosenza e votato a l’unanimità da tutti i senatori della Repubblica con il parere positivo del Governo. Con questo atto il Senato impegna il Governo a intervenire per riorganizzare e ridefinire i Piani di eradicazione sulla base del rispetto degli Ordinamenti Internazionali ed Europei (disposizioni disattese nelle Regioni Meridionali in nome delle strategie della emergenza).
2) Che il Governo risponda positivamente alla richiesta sottoscritta da parlamentari di diverse forze politiche di maggioranza e opposizione (FdI, FI, Lega, PD, M5S, Verdi Sinistra Italiana) per dare seguito a quanto definito il 22 maggio 2023 nel Tavolo presso il Ministero della Salute convocato dal Sottosegretario On.le Marcello Gemmato, in cui è stata condivisa la proposta di istituire un Commissario Nazionale.
3) Che il Governo decreti La nomina di un Commissario Nazionale per risolvere i problemi della BRC e della TBC in tutte le Regioni ancora non indenni (principalmente in Sicilia, Campania, Puglia e Calabria) come è già avvenuto con la nomina del Commissario Nazionale per la Peste Suina che aveva messo a rischio gli allevamenti soprattutto del Nord Italia
4) Che il Parlamento avvii la revisione delle strategie e la riforma degli strumenti con cui si affrontano le zoonosi e, nel quadro del rispetto delle disposizioni europee e internazionali, integri l’obiettivo di Tutela della Salute con quelli della Tutela degli animali, dell’Economia e del Territorio, garantisca trasparenza, efficacia, coinvolgimento attivo nelle iniziative anche istituendo un Tavolo permanente (come richiesto dal Senato) con le rappresentanze dei portatori di interesse, del Ministero della Salute e dell’Agricoltura.
5) Che venga garantita, insieme allo sviluppo dei Piani Sanitari a tutela della Salute dei Cittadini, la messa in campo di Piani di Tutela e Valorizzazione degli animali e delle Economie coinvolte secondo il principio che i grandi costi che gravano sulle imprese sono sopportati in nome di interessi generali e non possono pesare solo su di esse (occorre un piano efficace per il mancato reddito, gli indennizzi, strumenti di investimento dedicati al rilancio dei comparti). Si perseguano e si interrompano le pratiche distorsive del mercato industriale della carne che hanno approfittato del crollo dei prezzi degli animali abbattuti per BRC e TBC reimmettendo i prodotti sul mercato per alimentazione umana.
6) Che presso le Regioni ancora “non indenni” si realizzino Tavoli Permanenti di revisione dei Piani e di messa in campo di azioni di Tutela e rilancio con la partecipazione dei portatori di interesse per l’obiettivo di realizzare la più piena condivisione delle iniziative, primo criterio necessario alla riuscita delle azioni.
Il documento completo, con cui fra l’altro si sottolineano le opportunità positive che si potranno aprire con la nomina del Commissario Nazionale, verrà pubblicato, diffuso alla stampa e divulgato in una conferenza stampa che si terrà mercoledì 1° Novembre alle ore 12. La conferenza stampa si terrà online e parteciperanno in simultanea i due allevatori in sciopero della fame.
La conferenza stampa potrà essere seguita in diretta dai canali social di altragricoltura (https://facebook.com/altragricoltura e https://youtube.com/iafueperlaterra e potrà essere rivista e/o scaricata sia dalle stesse pagine che dal sito https://altragricoltura.net
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)