LA CASERTANA VINCE E CONVINCE
Di Michele Ventrone
Caserta. Stoica, epica, eroica Casertana che riesce nell’impresa di battere la capolista Juve Stabia ed ora sogna i “piani alti” della C. Al “Pinto” finisce 2 a 1 per i “falchetti”, che raccolgono così, finalmente e meritatamente, la prima vittoria casalinga in questo campionato. Gli uomini di Cangelosi hanno imposto il loro ritmo, rasentando la perfezione in molte fasi del gioco. L’inizio è fuorviante con la Juve Stabia pericolosa con Candellone al 4’, poi, però, sale in cattedra l’ottima manovra rossoblù con un Montalto in grande spolvero (11’, 26’). Fatto salvo il corner al veleno di Mignanelli con salvataggio sulla linea di Anastasio al 34’, è la Casertana a rendersi maggiormente pericolosa. Al 36’ gol annullato a Sciacca per un fallo dello stesso difensore rossoblù. Al 45’, però, il gol è buono: Calapai dal fondo campo destro imbecca Toscano, che lascia partire un bel tiro che finisce dentro dopo la deviazione del giallonero Bellich: è 1 a 0. La ripresa comincia con un assedio della capolista, capace di andare in gol e pareggiare al 49’ con un colpo di testa da angolo dello stesso Bellich. Segue un breve momento di smarrimento dei rossoblù, che termina con il gol del 2 a 1 al 67’: cross di Anastasio, Bellich allontana, palla a Calapai che con un altro bel tiro porta i suoi in vantaggio. È apoteosi per i tifosi della Casertana, apoteosi tanto bella quanto inaspettata. Si registra, poi, il forcing finale degli stabiesi con pure un gol annullato a Romeo per netto fuorigioco (73’), poi il triplice fischio finale che sancisce una vittoria di prestigio e di forte incoraggiamento per una squadra che fino a dieci giorni fa era relegata tra le ultime della classe. Raggiunta così la zona playoff e allontanata a cinque punti quella playout, l’obiettivo reale rimane una tranquilla salvezza. Niente è precluso, ma dato gli alti e bassi di quest’ultimo periodo, sarebbe bene aspettare qualche altro mesetto per capire le reali potenzialità dei “falchetti”. Sognare non costa nulla, ma è bene rimanere coi piedi per terra. Ora sotto col Cerignola, partita da prendere con le molle e dall’esito difficile da pronosticare.
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