Napoli. ‘Settimana Europea dello Sport’ conclusa con un interessante ‘focus’ su ‘sport, integrazione e lavoro’
Lo sport tra integrazione sociale e opportunità di lavoro: esperti a confronto nell’evento organizzato dalla Fondazione Campania Welfare in sinergia con il Coni.
Si è chiusa ieri a Napoli la settimana europea dello Sport 2023 con l’evento organizzato dalla Fondazione Campania Welfare in sinergia con il Coni Campania. Diversi i relatori alla tavola rotonda nell’ex Base Nato di Bagnoli alla presenza di tante associazioni sportive attive sul territorio partenopeo.
I saluti iniziali della presidente della Fondazione Campania Welfare Patrizia Stasi: “Lo sport in quanto strumento essenziale per la socializzazione e anche per la crescita armonica dei ragazzi è tra i nostri obiettivi primari. Qui da noi ci sono 12 associazioni sportive che condividono gli spazi di una tensostruttura integrando i ragazzi”.
Il recente riconoscimento nella Costituzione è stato sottolineato dal presidente del Coni Campania Sergio Roncelli: “Nell’articolo 33 della Costituzione è stata inserita finalmente la parola sport. La politica si è resa conto che lo sport ha valore etico e sociale per i giovani. Famiglia, scuola non hanno più presa sui giovani, lo sport ha un ruolo fondamentale nella formazione giovanile”.
Di integrazione e miglioramento dei servizi ha parlato il direttore generale della Fondazione Campania Welfare Gavino Nuzzo: “Come fondazione abbiamo l’obiettivo di mettere tutti gli attori intorno a un tavolo per poter garantire maggiori servizi sia sotto l’aspetto sportivo, sia sotto l’aspetto sociale ed occupazionale. Il nostro obiettivo è quello di creare sinergie; è fondamentale che la parte politica svolga il proprio ruolo in maniera attiva e riesca a condividere le progettualità e sopperire alle carenze della pubblica amministrazione sui servizi”.
Lo sport come maestro di vita è stato sottolineato dalla vice campionessa mondiale di pallanuoto master Eliana Acampora: “Pratico sport da una vita, ho giocato in un territorio difficile come quello di Scampia e lo sport ha aiutato tantissime persone ad uscire da quel territorio e non farsi inglobare dai tentacoli della camorra. Lo sport è inclusività e ha la capacità di livellare differenze di età e culturali”.
Il ruolo della Regione Campania è stato spiegato da Bruna Fiola, consigliere regionale e presidente della commissione Politiche Sociali: “In questi anni stiamo investendo molto sullo sport anche perché, dopo il covid, è necessario dare ai giovani la possibilità di vivere quella socialità che hanno perso con un voucher sportivo di 400 euro per praticare attività sportive, in particolare anche ai bambini disabili per inserirsi nel circuito della socialità”.
Sono intervenuti anche Carmela Bravaccio, responsabile della Neuropsichiatria infantile del Policlinico Federico II, Giuseppe Cantisano, direttore ispettorato del lavoro dell’area sud, Sergio Lomasto, assessore allo Sport della X municipalità.
Durante il collegamento telefonico Emanuela Ferrante, assessore allo Sport del Comune di Napoli, ha detto che “lo sport può essere uno degli strumenti più efficaci per recuperare non solo quei ragazzi che hanno imboccato una strada assolutamente sbagliata ma anche per emozionare, per contagiare e interessare di nuovo tutti i ragazzi che magari, a causa della società ipertelematica, si sono disabituati alle relazioni umane ed alle emozioni che lo sport può trasmettere”.
Al termine della giornata sono state premiate le associazioni che promuovono lo sport sul territorio e che, con tanti giovanissimi, hanno giocato nel villaggio Legea, allestito per l’occasione nel parco “San Laise” di Bagnoli.
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