Torna ‘Striscia’ e torna subito Luca Abete, che al famigerato ‘Parco Verde’ di Caivano ha raccolto firme contro la camorra
Striscia la notizia torna a Caivano cinque anni dopo per una firma contro la camorra, ma non tutti sono d’accordo:
«Ognuno fa il suo lavoro: lo stato uccide, non solo la droga».
Striscia la notizia era stata la prima trasmissione a entrare, nel 2018, al Parco Verde di Caivano, la piazza di spaccio più grande d’Europa, recentemente al centro delle cronache per il terribile caso di violenza sessuale di gruppo su due bambine.
E lunedì sera, anche per evitare che si spengano i riflettori su questa zona disagiata, Luca Abete torna lì, dove era già stato a giugno insieme al parroco anticamorra don Maurizio Patriciello, e chiede agli abitanti di Caivano una firma contro la camorra.
Molte persone accettano di firmare per lanciare un messaggio contro la criminalità organizzata, ma qualcuno preferisce non farlo.
«Io sono contro la polizia e contro la camorra», si è giustificato un uomo; «Ognuno di loro fa il suo lavoro. Lo Stato uccide, non solo la droga», ha detto una donna.
Alcuni commercianti hanno spiegato, non sapendo di essere ripresi, di temere troppo la camorra per esporsi, si sentono abbandonati: «È meglio pagare, altrimenti potrebbero sparare a un figlio». Mentre un’insegnante ha raccontato che un suo alunno di 11 anni da grande vuole fare il palo della camorra, «mi dice: così faccio un sacco di soldi».
Il servizio completo in prima serata (e in replica nella notte) a sera nella prima puntata di Striscia la notizia – la voce della veggenza (Canale 5, ore 20:35).
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