Giustizia, Cassazione ‘bifronte’? interpretazioni e sentenze contrapposte per il medesimo reato!
Concorso esterno in associazione: la stessa sezione ed il medesimo presidente della Cassazione fanno due diverse interpretazioni della norma emettendo per il medesimo reato due sentenze diametralmente opposte.
Sia quindi il mitologico Giano bifronte il marchio di questa magistratura
LA CASSAZIONE? DUE PESI E DUE MISURE
Concorso esterno in associazione: la stessa sezione ed il medesimo presidente della Cassazione fanno due diverse interpretazioni della norma emettendo per il medesimo reato due sentenze diametralmente opposte. Giova evidenziare che il reato di concorso esterno non è presente nel codice penale bensì viene confezionato per via giurisprudenziale (varie sentenze emesse dai magistrati) e quindi non è tipizzato, ossia non ci sono indicati i limiti e le circostanze in cui esso reato si concretizza.
Per Nicola Cosentino, condannato a dieci anni di carcere, è’ bastata la cosiddetta quanto generica “messa a disposizione“. Senza alcun bisogno di accertare e dimostrare, nel concreto e nello specifico, quale favore oppure beneficio egli abbia concesso alla criminalità.
Per l’ex Governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, assoluzione piena perché non risultano dimostrate oltre alla semplice e generica “messa a disposizione” le concrete cose che egli abbia procurato alla criminalità.
Questo emerge dalla lettura delle motivazioni delle due sentenze rese note a distanza di un giorno dalla Cassazione.
In Campania quindi bastava dire genericamente a disposizione per ottenere i voti di criminali. Gente che senza ottenere benefici di sorta darebbero i loro voti. In Sicilia invece tanto non basta e, giustamente, occorrono prove e riscontri degli specifici e concreti benefici dati in cambio. Sia quindi il mitologico Giano bifronte il marchio di questa magistratura.
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)