Clima, negazionismo, disastri e piani poco ambiziosi

L’anticiclone africano ha lasciato spazio a correnti atlantiche che hanno portato aria più fresca sull’Italia. Ma non senza conseguenze. Negli ultimi giorni diverse zone della Penisola hanno toccato con mano gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. Al Nord, un violento nubifragio si è abbattuto su Milano e sulla Brianza, così come grandine e vento hanno colpito anche Veneto e Friuli. Per qualche decina di ore il Paese è stato spezzato in due, tempeste al nord, caldo intenso e incendi al Sud. A Palermo, il termometro ha toccato i 46 gradi mentre la città bruciava. «Quando si parla di estremizzazione climatica, il significato è proprio questo», ha spiegato la climatologa Serena Giacomin in un’intervista a Open.

Di fronte agli allarmi degli esperti, c’è chi ha parlato di «catastrofismo», come il ministro all’Ambiente Pichetto Fratin. Eppure la realtà è ben diversa: «A nessuno piace la polarizzazione del dibattito, ma è difficile avere toni moderati quando la situazione è quella che stiamo vivendo da 10 giorni a questa parte. Quelle temperature sono valori estremi, quindi bisogna prenderne atto», ha spiegato Giacomin.

Incendi e tempeste spaccano l’Italia. La climatologa Giacomin: «Nulla è normale, altro che catastrofismo» – L’intervista

Nel frattempo, emerge che i politici italiani parlano pochissimo del tema che costituisce la più grande tra le sfide globali attuali. Appena lo 0,6% delle dichiarazioni della politica ai Tg è rivolta al clima.

I silenzi dei politici italiani sul clima: alla crisi ambientale dedicano lo 0,6% delle dichiarazioni ai Tg – Il rapporto

Ed è in questo contesto che si moltiplicano le dichiarazioni e i contenuti sul web che negano l’esistenza della crisi climatica, e talvolta addirittura la gravità dei fenomeni meteorologici estremi di cui l’Italia è stata protagonista. Negli articoli qui sotto abbiamo debunkato alcune delle affermazioni che si sentono più spesso, ma che di fatto inquinano il mondo dell’informazione veicolando messaggi falsi. 

No! Questo articolo non dimostra che siano stati rilevati 42 gradi a Roma nel 1967

No! Che negli anni ’50 ci siano stati 40 gradi in Italia non prova che il cambiamento climatico non esista

La sanità italiana è sempre più privata (e sempre più esclusiva)

Ci sono 2,5 milioni di italiani che rinunciano alle cure sanitarie a causa delle lunghe attese. L’unico modo di ottenere visite e interventi in tempi consoni, per molti, è diventato mettere mano al portafogli e rivolgersi a cliniche private, un sistema che funziona solo per chi se lo può permettere. Per gli accertamenti però è ormai il 42% degli italiani a pagare di tasca propria, nonostante paghino le tasse per sostenere il sistema sanitario. Nel 2019 lo stesso dato si fermava al 37%. 

Allarme sanità: 2,5 milioni di italiani rinunciano alle cure per colpa delle liste d’attesa. Oltre 4 su 10 si rifugiano (a pagamento) nel privato

Persino la guardia medica di Milano è diventata a pagamento per i non residenti. Una mazzata per gli studenti fuorisede, che notoriamente non navigano nell’oro.

Milano, la guardia medica diventa a pagamento per chi non è residente. L’opposizione: «Ennesimo balzello per i fuorisede, vergogna»

Incentivare la natalità delle famiglie italiane è considerata dal governo Meloni una questione centrale e prioritaria. Un passaggio che si traduce in interventi diretti alle famiglie, ma anche negli aiuti alle imprese, nella spinta all’empowerment femminile e ai finanziamenti alle strutture ospedaliere. Su quest’ultimo punto di recente è scoppiato il caso dell’ospedale Cristo Re di Roma. Il reparto di natalità della struttura che dal 2014 è gestita privatamente, ha rischiato di chiudere. Ma la minaccia del taglio dei fondi regionali, arrivata dal presidente della Regione Lazio, ha fermato tutto. 

Il Cristo Re, però, non è un caso isolato e i reparti di maternità sono sempre più a rischio. Cosa c’è dietro a tutto questo? I soldi che arrivano a questi reparti sono sufficienti a garantirne la sopravvivenza Attraverso la voce di chi vive in prima persona le sale parto e l’analisi dei fondi regionali, abbiamo fatto luce sulla problematica con un’inchiesta di tre puntate.

Fondi della Regione, mancanza di personale e crollo della natalità: cosa c’è dietro le chiusure dei reparti di maternità – L’inchiesta

Reparti maternità, il neonatologo Ferrari: «Equiparare le sale parto al pronto soccorso per scongiurare le chiusure» – L’inchiesta

I fondi per i reparti di maternità non bastano: come funzionano e cosa cambia da regione a regione – L’inchiesta

La beffa degli uomini trans a Miss Italia

A Miss Italia è possibile iscriversi solo se si è nati “biologicamente donne”. Questa la precisazione della patron del concorso Patrizia Mirigliani. Così, rispettando il regolamento, il ragazzo trans Federico Barbarossa – nato biologicamente donna – ha deciso di partecipare a Miss Italia per mettere in evidenza un cortocircuito. Lui, nonostante sia un uomo, può facilmente iscriversi, mentre tantissime donne trans non possono farlo. Almeno due sono state già rifiutate da Mirigliani, mentre sono centinaia i ragazzi trans che si stanno iscrivendo.

Federico Barbarossa, il transgender che si iscrive a Miss Italia: «Sono nato donna e posso. Con me saranno in centinaia»

I video messaggi su Whatsapp 

Whatsapp strappa un’altra pagina dal libro di Telegram e introduce i video messaggi, che l’app concorrente consente di registrare dal lontano 2017. Si tratta di video che durano al massimo 60 secondi inviati come se fossero dei messaggi vocali. Non riempiono tutto lo schermo ma vengono confinati a una bolla in modo da tenere bassa la dimensione dei file e accelerare il trasferimento. 

Su WhatsApp arrivano i videomessaggi istantanei, l’annuncio di Zuckerberg: come funzionano – Il video

Abbonamenti sempre più costosi

La settimana scorsa era toccato a Netflix, mentre adesso è il turno di Spotify. Gli abbonamenti ai servizi di streaming erano tra i pochi prodotti a non aver subito incrementi di prezzo significativi negli ultimi due anni. Ora, però, la società svedese rende noto che tutti gli abbonamenti costeranno un euro in più, compreso quello per gli studenti, che passa così a sei euro anziché cinque. Pochi giorni fa, invece, era stata Netflix a decidere di dare un taglio netto, ed eliminare, per ora solo dal mercato americano, il proprio abbonamento più economico.  

Spotify aumenta il prezzo degli abbonamenti anche in Italia: «Ci adattiamo alle nuove condizioni di mercato»

Netflix e la stretta sugli account condivisi: «5,9 milioni di iscritti in più». E dice addio all’abbonamento più economico in Usa